martedì 9 luglio 2013

RAPPORTO INFANZI - SAVE THE CHILDREN

L'isola che non ci sarà

Save the Children analizza il futuro e le aspettative dei bambini italiani tra scarse spese per l'infanzia e l'adolescenza e prospettive di fallimento
Save the Children, con il Dossier “Allarme infanzia: L'isola che non ci sarà”, analizza la situazione dei minori italiani in relazione agli altri Paesi europei. Dall’analisi emerge che sono gli adulti ad ostacolare le  possibilità di crescita dei minori, a volerli mantenere bambini, negando loro strumenti e opportunità per raggiungere una piena autonomia. Le speranze, le ambizioni, le motivazioni, la capacità di sognare un futuro da parte delle nuove generazioni vengono schiacciate dalla crisi e della paura del domani.

Dai dati emerge che l’Italia è 7 volte in fondo alla lista nell’Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’infanzia. Save the Children ha passato in rassegna i principali indicatori europei con l’obiettivo di realizzare un indicatore sintetico delle opportunità dei bambini e dei ragazzi italiani. La ricerca si fonda sulla convinzione che per povertà di futuro sia lecito intendere un fenomeno multidimensionale determinato da un complesso insieme di fattori. La ricerca ha individuato quattro fattori:
• la debolezza della spesa per la protezione dell’infanzia e per l’istruzione
• la povertà materiale
• la povertà d’istruzione
• il fallimento dell’alta formazione e l’assenza di sbocchi professionali.

Save the Children ha poi selezionato tre indicatori per ogni dimensione e li ha elaborati con l’aiuto del GIS, un sistema informativo che consente di geo-referenziare i dati, creare mappe e grafici, leggendo in maniera simultanea, riassuntiva e comparativa le informazioni di base. Le mappe e i grafici generati  hanno poi permesso di fornire, comparandoli con i dati di altri Paesi riguardanti gli stessi ambiti, una prima lettura indicativa delle chance di futuro dei bambini italiani in relazione a quelle dei loro coetanei europei.
Per maggiori informazioni e per accedere al Dossier consultare il sito www.allarmeinfanzia.it
Fonte:www.osservatorionazionalefamiglie.it

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