Sole sì, ma protetti
Dalla Skin Cancer Foundation alcuni consigli per proteggere dal sole la pelle dei bambini
Arriva l’estate e vivendo maggiormente all’aperto aumenta l’esposizione di adulti e bambini al sole. È necessario però prestare molta attenzione all’effetto dei raggi solari sulla pelle, soprattutto su quella dei bambini. Seguendo però alcune semplici regole ci si può proteggere senza rinunciare alle svariate attività all’aperto che tutti, e soprattutto i bambini, amano svolgere nel periodo estivo. La Skin cancer foundation ha indicato alcune semplici regole per proteggere la pelle dei più piccoli:
- Esporre al sole il meno possibile neonati e bambini piccoli durante il primo anno di vita;
- Non esporre al sole i bambini nelle ore in cui i raggi solari sono più intensi e quindi pericolosi, ovvero tra le 10 a.m. e le 2 p.m. (11 a.m e le 3 p.m. con orario legale).
- Coprire con maggiore attenzione i bambini con carnagione chiara, capelli biondi o rossi e occhi chiari con cappelli e magliette. Per i neonati è meglio utilizzare una carrozzina con una tettoia.
- Usare un filtro solare con un elevato SPF. Più alto è il fattore di protezione, minore è il rischio di scottature ed eritemi.
- Fare attenzione alle luci riflesse; infatti, molte superfici - sabbia, cemento, neve - possono riflettere radiazioni nocive alla pelle. Sedersi all’ombra o sotto l’ombrellone non ripara dal rischio di scottature.
- Prestare attenzione a certe altitudini e latitudini. Dai 300 metri sul livello del mare in su, la radiazione aumenta del 4 o 5%. E più ci si avvicina all’equatore, tanto più forti diventano i raggi solari.
- Esaminare la pelle del bambino regolarmente, osservando ogni escrescenza comparsa, macchie che prudono, lividi, cambiamenti dei nei o macchie cutanee e nel caso si osservi qualcosa di anomalo o nuovo fare una visita dermatologica.
Fonte: www.lapelle.it
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