venerdì 25 gennaio 2013

CIBO E BAMBINI


A tavola in famiglia


L'educazione alimentare passa anche attraverso le abitudini di casa: è quanto ci dice l'Istituto Superiore di Sanità, che analizza abitudini di grandi e piccini
L'Istituto Superiore di Sanità pubblica "Studio Zoom8: l'alimentazione e l'attività fisica dei bambini della scuola primaria", una ricerca che valuta l'alimetazione e le abitudini dei bambini e della famigla in generale, mettendo in correlazione i fattori evidenziati dai questionari.
I risultati sull’ambiente familiare, indagato negli aspetti strutturali, comportamentali e socioculturali, evidenziano notevoli differenze per area geografica. "Al Sud vi è una maggiore percentuale di genitori con titolo di istruzione basso, più genitori in stato di sovrappeso o obesità e più madri casalinghe.
Inoltre i bambini del Nord dormono più a lungo ed utilizzano più la mensa scolastica per il pranzo.Questi fattori familiari influenzano lo stile di vita e il benessere del bambino e possono essere tra i determinanti delle differenze regionali osservate in Italia per i livelli di eccesso ponderale nei bambini."

Dalla ricerca emerge che i bambini che vengono regolarmente sottoposti alle visite del pediatra sono anche più seguiti dal punto di vista del controllo del peso e della crescita, rispetto a quelli che sono seguiti dal medico di base. Esiste inoltre una correlazione tra obesità e scarsi controlli dal pediatra. Un altro dato interessante è la correlazione tra sonno e obesità: i bambini con problemi di peso hanno più difficoltà nel dormire.
Lo studio indaga anche sui cambiamenti nelle abitudini alimentari: addio dieta mediterranea! 
Ora a tavola si trovano carni rosse, bibite zuccherate, e salumi con un'abbondante aggiunta di grassi. Non a caso il 16% dei genitori intervistati pensa che sia il succo di frutta e non l'acqua la bevanda ideale per i bambini, forse pensando di compensare così al mancato consumo di frutta e verdura da parte dei propri figli (poco più del 40% dei bambini consuma quotidianamente frutta e verdura). Manca in ogni caso, da parte degli stessi genitori, la consapevolezza di ciò che è più consigliabile mangiare: appena 1 genitore su 3 sa che frutta e verdura devono essere consumate più volte al giorno.
Infine i genitori che praticano attività sportiva riescono più facilmente ad influenzare positivamente i propri figli, che a loro volta praticano sport.
Insomma, dalla ricerca emerge che sono proprio i genitori ad avere un ruolo preponderante nella sana crescita dei figli e che il buon senso e delle buone regole a tavola possono essere degli ottimi alleati contro obesità e problemi di peso. Proprio per queste ragioni diventa importante orientare l'educazione alimentare non solo verso i bambini delle scuole, ma anche ai genitori proponendo percorsi ad-hoc che li rendano maggiormente informati e che li aiutino a prendersi effettivamente cura dei propri figli.

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