lunedì 21 gennaio 2013

PROPOSTE LETTURE

Pannocchie da Nobel 
Cari amici del venerdì del libro e cari lettori, oggi voglio presentarvi un libro per ragazzi, adatto a mio parere già dalla quinta classe di scuola primaria, anche se la casa editrice,Editoriale Scienza, lo assegna alla fascia dagli 11 anni in poi:


Il libro, che è parte della collana Donne di scienza, è la storia di Barbara McClintock, la prima scienziata a vincere il Premio Nobel per la medicina senza dividerlo con un uomo (1983). Barbara dimostra fin da piccola una spiccata curiosità per come funzionano le cose, a tal punto da apparire diversa dalle coetanee. A scuola, poi, diventa la paladina del pensiero divergente e trova ai problemi soluzioni creative con metodi nuovi. 
La capacità di osservazione è in lei potenziata dalla straordinaria abilità a concentrarsi su un oggetto, dimentica persino di sé stessa: "riuscivo a essere attenta a ogni dettaglio, perché solo dai dettagli si capisce tutto". 
Un'attenzione che deriva da una conoscenza approfondita: "sentivo che potevo conoscere ogni pianta, ogni chicco, ogni cromosoma come se fossero vecchi amici". 
E sono proprio i cromosomi delle pannocchie che le permettono di scoprire i "geni trasponibili", ossia quelli che mutano, variando la propria posizione all'interno del DNA e provocando l'evoluzione della cellula e, spesso, il miglioramento della specie.
Dal racconto, lineare e coinvolgente, emerge anche un suggerimento di metodo valido anche al di là dell'ambito scientifico, e con questo vi voglio salutare:
"Io ero arrivata alle mie conclusioni seguendo una regola che mi ero data molti anni prima: guarda ai fatti, diceva la mia regola, usa la tua immaginazione per collegare questi fatti tra loro meglio che puoi. Poi usa ancora l'immaginazione per balzare dai fatti che hai in mano a quello che non hai ancora. Pensa dove si potrebbe trovare e, infine, vai a cercarlo".
Keller decise non a caso di intitolare A feeling for the organism (Una passione per gli organismi) la biografia della McClintock, volendo esprimere con questo che anche la scoperta scientifica è fatta di sensibilità, immaginazione, passione e creatività, ci avevate pensato?

Dal sito: http://laproffa.blogspot.it/
Interessante blog di una professoressa

Nessun commento:

Posta un commento

se vuoi lascia un commento