domenica 19 maggio 2013

BIOMASSE

Buongiorno,

noi dell'ortogiardino siamo un collettivo eterogeneo e di solito sul blog non trovate questioni politiche ma crediamo che il concetto di cittadinanza attiva vada coltivato anche entrando in questioni problematiche dando la possibilità ad ognuno di esprimere la propria opinione e di poter documentare e approfondire argomenti importanti che riguardano il nostro territorio.

Vi giriamo quindi un invito a partecipare ad un incontro che si terrà in sala consiliare al Municipio di Monterenzio sulla vicenda delle centrali biomassa. Vi invitiamo a essere presenti a questo e a tutti gli incontri che si organizzeranno senza prevenzione ma con la volontà di capire di più e anche di poter esprimere la vostra opinione, qualunque essa sia.

Sala Consiliare del Comune di Monterenzio, in P.zza G. De Giovanni 1
mercoledi' 22 maggio 2013
ASSEMBLEA CITTADINA per informare e sensibilizzare i cittadini sulle problematiche ambientali legate alla costruzione delle centrali a Biomassa e Biogas sul territorio del Comune di Monterenzio.

3 commenti:

  1. Quanti consiglieri ci sono in Consiglio comunale? E quanti tecnici e avvocati nei partiti locali? E quanti nell’Ufficio legale del Comune? Possibile che nessuno si sia accorto che, a norma del D.Lgs. 59/2005 e ai fini del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, è espressamente richiesto (nei casi, come il presente, riguardanti le industrie insalubri di I classe, tra cui le centrali abiomasse) il parere del Sindaco in relazione agli articoli 216 e 217 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie ? Non si tratta di una questione secondaria, né di un cavillo. È precisamente la norma di legge che risponde a una preoccupazione diffusa tra la popolazione in ordine alla compatibilità dell’impianto nei confronti dell’ambiente, e di conseguenza sulla salute pubblica. Che nessuno ne sapesse nulla è una circostanza ai limiti del credibile, e rende semmai la misura della qualità del ceto politico locale.
    Nel caso di industrie insalubri di I classe, dunque, in base all’art. 216 “il Sindaco, quando lo ritenga necessario nell’interesse della salute pubblica, può vietarne l’attivazione o subordinarla a determinate cautele”. “Quando lo ritenga necessario”: diverse sentenze del Consiglio di Stato riconoscono infatti al Sindaco “un’ampia potestà di valutazione della tollerabilità o meno delle lavorazioni” in oggetto. Una potestà che altrove è stata in numerosi campi ampiamente esercitata, e di recente proprio in un caso del tutto simile al nostro. Nel gennaio 2009, richiamandosi alle norme suddette, e adducendo un’autonoma valutazione sull’impatto sanitario ed ambientale dell’impianto , il Sindaco di Pontinia (LT) ha espresso in sede di conferenza di servizi parere negativo all’installazione in quel comune di una centrale a biomasse. “Il parere negativo reso dal sindaco”, ha scritto il TAR del Lazio respingendo il ricorso presentato dalla società titolare del progetto “ha sostanziale connotazione di dissenso correlato alla tutela di un interesse sensibile ed implica la conclusione del procedimento”. Tanto è bastato a fermare la procedura di autorizzazione.
    Tanto basterebbe oggi anche da noi.

    Lorella

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  2. ASL CN1: biomasse insalubre può diffondere la Legionella
    UNA MAZZATA AI BIOMASSISTI CHE SI ARRICCHISCONO A SPESE DELLA SALUTE (SPESSO DEI BAMBINI DELLE SCUOLE)
    Dice l'ASL (CUNEO 1): No alle centrali vicino alle scuole sia per la vicinanza della fonte di emissione che per via del traffico veicolare del rifornimento di materiale. Ma cita anche la situazione dei venti, il ristagno d'aria nelle conche vallive e il rischio del batterio Legionella. Un parere che farà discutere e che va letto e divulgato anche al fine di indurre altre ASL a prendere posizione.

    Documento importante quello pubblicato dal quotidiano online di Cuneo targatocn.it circa le motivazioni che hanno portato l'ASL CN 1 ha dichiarare: industria insalubre di prima classe la biomasse a pirogassificazione di Paesana in Valle PO. I riferimenti di questo parere sono preziosi perchè valgono per moltissime centrali a biomasse (biogas compreso). Va tenuto conto che la specifica tecnologia della pirogassificazione (se la manutenzione dei sistemi di abbattimento emissioni è efficace) è una, sulla carta, che prevede emissioni più contenute e nettamente al di sotto del limite di legge che altre tipologie con gran fatica rispettano.

    fonte: http://www.targatocn.it/2013/03/14/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/centrale-a-biomasse-di-paesana-per-lasl-non-ci-sono-dati-che-consentano-di-escludere-a-priori.html#.UUN-qVe7e3sCentrale a biomasse di Paesana: per l’Asl non ci sono dati “che consentano di escludere a priori la diffusione nell’aria del batterio Legionella”

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