lunedì 20 maggio 2013

FESTIVAL VIE


VIE - Scena Contemporanea Festival. Dal 23 maggio al 1 giugno

"Resistenza" è la parola che guida e disegna il percorso della nona edizione. Si amplia il numero di sedi coinvolte dal Festival sul territorio regionale
VIE - Scena Contemporanea Festival. Dal 23 maggio al 1 giugno
"VIE - Scena Contemporanea Festival" riparte da dove era stato interrotto a causa del sisma nel 2012. In continuità con la precedente edizione, che aveva subito un’interruzione e diversi annullamenti, quest'anno il filo conduttore degli appuntamenti è la resistenza, il contrasto all’evento naturale e alle sue conseguenze, ma anche un più ampio contrapporsi alla situazione di criticità della realtà attuale. Partendo da questi presupposti "VIE" torna per una seconda edizione di tarda primavera-inizio estate (dal 23 maggio al 1 giugno) e con rinnovata energia allarga il suo raggio d’azione e porta le sue proposte in alcuni dei comuni colpiti dal sisma, dove dalla scorsa estate a oggi Emilia Romagna Teatro Fondazione ha organizzato e curato, grazie alla collaborazione della Regione Emilia-Romagna e di numerosi artisti, alcune iniziative volte ad offrire un contributo alla rinascita delle comunità colpite dal sisma. L'edizione numero nove del Festival si svolgerà tra Casalecchio di Reno e Rubiera, passando per Vignola, Castelfranco Emilia, Modena, San Felice sul Panaro, Mirandola, Novi di Modena, Carpi, Bologna, Finale Emilia e Soliera.
Se rompen las olas - foto di Francisco BarreiroSempre segnato da altissima qualità e numeri importanti lo sguardo internazionale di "VIE": le 23 compagnie coinvolte, espressione dell’eccellenza della scena contemporanea europea e d'oltreoceano, presentano 20 spettacoli in prima nazionale, per un totale di oltre 60 appuntamenti. Il primo è proprio un debutto: dopo il grande successo nell'edizione 2012 del suo "Clôture de l’amour" e l'esperienza di produzione proprio a cura di ERT della versione italiana dello spettacolo, il 23 e 24 maggio a Modena Pascal Rambert presenta "Memento mori". A Modena negli stessi giorni Alvis Hermanis presenta, in prima nazionale, "Onegin.Commentaries"; il regista lettone torna per la terza volta ospite al Festival, dove il pubblico lo ricorda per "Le signorine di Wilko", fortunata produzione di Emilia Romagna Teatro con un cast di attori italiani tutt’ora in tournèe. L'apertura del Festival a Mirandola è affidata al giovane CollettivO CineticO con <age>.
Il 25 maggio debutta "Orchidee" ultimo lavoro di Pippo Delbono, titolo insolito che rappresenta il senso del viaggio intrapreso con la sua compagnia: omogenea nella sua disomogeneità. Prima assoluta anche il lavoro di Virgilio Sieni in scena al Teatro delle Passioni il 25 e 26 maggio, "Fuga / Baudelaire - primo studio / In ascolto"; il coreografo propone a "VIE" anche "De anima" e "HOME_quattro case", progetto ideato appositamente per il festival che coinvolgerà alcuni abitanti dei luoghi terremotati per dar vita ad una cerimonia simbolica di ricostruzione della casa.
Donne protagoniste della scena con forza e generosità: la messicana Mariana Villegas al suo debutto italiano, che in "Se rompen las olas" affronta la sua storia e racconta l'incontro dei genitori dopo il devastante terremoto che ha colpito nel 1985 Città del Messico, e Karina Medvedeva, ventisettenne diplomatasi all’Accademia Statale dell’Arte Teatrale di San Pietroburgo, interprete di "Medea", monologo essenziale, quasi una confessione. marie_louise - foto di Stéphanie Jaume
Ospiti di "VIE" anche le prime assolute di due registi il cui percorso artistico è seguito da tempo da Emilia Romagna Teatro: César Brie, che firma la regia di "In fondo agli occhi" (Modena dal 24 maggio) spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, e Marco Plini, che a Rubiera propone "Himmelweg - La via del cielo" di Juan Mayorga, uno dei drammaturghi spagnoli più rappresentato. Altra prima assoluta quella di Andrea Adriatico che, a Teatri di Vita- Bologna prima e a Finale Emilia poi, dirige "Quai Ouest", una delle opere più affascinanti e misteriose di Bernard-Marie Koltès.
Al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia la prima nazionale di "Três dedos abaixo do joelho" del portoghese Tiago Rodrigues in cui la censura, l’oppressione artistica e la libertà politica si fanno paradossalmente strumento di rivelazione dei punti di forza e debolezza del teatro. Tornano a "VIE" anche il greco Theodoros Terzopoulos con la prima italiana di "Alarme", sul rapporto tormentato tra Maria Stuarda e la Regina Elisabetta, e con "Dancer", su testo di Erich Arendt; Serge Nicolai, prima nazionale a Casalecchio di Reno, con "A puerta serrada" tratto da Sartre; la compagnia francese L’Eolienne, ospitati a Vignola con la prima nazionale di "Marie – Louise", un vero e proprio viaggio nella storia dell'arte e della pittura che coinvolge tutti i sensi.
Nel solo "Voce" le parole e i movimenti di Paolo Musìo incontrano il lavoro dell’artista visuale danese Thorsten Kirchhoff. Ancora oltrepassano i confini che delineano la musica e la danza Barrows e Fargion che ancora una volta a "VIE" presentano il loro ultimo lavoro in anteprima in Italia e ripropongono spettacoli precedenti, a Soliera e Modena. alarmeA cinque anni di distanza dall'ultima presenza a "VIE" si rivede il lavoro del coreografo brasiliano Bruno Beltrão: presentato in prima nazionale, "CRACKz" procede seguendo un'ipnotica sequenza di gesti minimali ma fortemente evocativi.
Presso il Teatro Tenda di Finale Emilia il Teatro delle Arietteporta in scena "Teatro naturale?", che intreccia racconti autobiografici con "Lo straniero" di Albert Camus. La collaborazione con la Scuola Paolo Grassi di Milano porta a “VIE” uno spettacolo nato nell’ambito delle attività della Scuola Civica del capoluogo lombardo, frutto del lavoro con il drammaturgo tedesco Marius Von Mayenburg.
Era nata proprio a "VIE" lo scorso anno la riflessione che ha dato origine al progetto "Scena Solidale" che ha visto tra le diverse azioni effettuate l'impegno di compagnie come in laboratori. In occasione di questa edizione del Festival sono presentati gli esiti di alcune di queste esperienze laboratoriali: quella che il Teatro delle Albe sta conducendo da alcuni mesi con i giovani di San Felice sul Panaro e quella della Piccola Compagnia Dammacco, che sta lavorando con gli abitanti di Novi di Modena.
Si rinnova anche la collaborazione con Node, il festival che la città di Modena dedica all’incontro tra musica e arti visive, tra il cinema e le nuove tecnologie, che porta in Italia i progetti più interessanti e ricercati della scena mondiale.
"VIE - Scena Contemporanea Festival" è organizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, grazie al partenariato della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.


Info
Tel. 059 305738
Biglietteria telefonica – tel. 059/2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00
Vendita on line www.vivaticket.it
Altre informazioni utili (su navette, car sharing, ...)

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