martedì 30 dicembre 2014

PERCHE' L'ISTRUZIONE FA VERAMENTE LA DIFFERENZA


Come è ormai tradizione, anche quest'anno la rivista "Nature" ha selezionato dieci personaggi che si sono distinti per i risultati scientifici ottenuti nel corso degli ultimi dodici mesi. La scelta è avvenuta tenendo conto, oltre che dell'importanza intrinseca del lavoro svolto, anche dell'impegno profuso, “per dimostrare che, al suo cuore, la scienza è uno sforzo umano", ha detto Helen Pearson, uno dei caporedattori della rivista.

Ad aprire la lista è Andrea Accomazzo, il direttore di volo della missione Rosetta, che ha coordinato la discesa del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dopo un viaggio di 6,4 miliardi di chilometri. Il momento più drammatico della missione è stato quello in cui il team operativo di Rosetta ha dovuto controllare la manovra di atterraggio di Philae, avvenuto a soli 120 metri dal punto prescelto.

L'esultanza di Accomazzo alla ricezione del segnale che ha confermato l'arrivo di Philae sul suolo della cometa (cortesia ESA)

Gli altri segnalati sono:

Suzanne Topalian, della Johns Hopkins University a Baltimore, il cui lavoro è stato fondamentale per trasferire dal laboratorio alla clinical'immunoterapia del cancro. La Topalian ha in particolare contribuito a mettere a punto un farmaco della classe dei cosiddetti PD-1 - inibitori che permettono alle cellule T di aggredire i tumori con maggiore efficacia – che la FDA statunitense ha approvato per il trattamento del melanoma avanzato.

Radhika Nagpal, della Harvard University a Cambridge, Massachusetts, che dirige un gruppo di ricerca che ha contribuito ai rapidi progressi compiuti nel campo dell'intelligenza artificiale e della robotica. Quest'anno, Nagpal e i suoi collaboratori hanno creato un piccolo esercitio di "Kilobot" che riescono a eseguire collettivamente compiti complessi.

Sheik Humarr Khan, direttore del Kenema Government Hospital della sierra Leone, che come medico e ricercatore si è dedicato alla comprensione e alla lotta contro l'Ebola, e che è morto a causa di quella malattia nel mese di luglio.

David Spergel, astrofisico della Princeton University, che ha individuato i problemi e le debolezze che nell'analisi che aveva condotto alcuni fisici ad affermare che i dati raccolti da BICEP2 rappresentavano la scoperta delle onde gravitazionali prodotte dall'universo appena nato.



Rdhika Nagpal accanto ai Kilobot (Cortesia Eliza Grinnell, Harvard SEAS)


Maryam Mirzakhani, della Stanford University, la prima donna a vincere la prestigiosa Fields Medal (il “premio Nobel” per la matematica, come è spesso chiamato) dalla sua istituzione nel 1936. La risoluzione di una complesso problema a cavallo di geometria, topologia e teoria dei sistemi dinamici che l'ha tenuta impegnata per dieci anni. Con il valore aggiunti di lavorare in un contesto – la comunità dei matematici - in cui le donne sono ancora troppo rare. 

Masayo Takahashi, del RIKEN Center for Developmental Biology a Kobe, in Giappone, che ha fatto fare progressi alla ricerca sulle staminali conducendo il primo studio clinico su cellule della retina derivate da staminali pluripotenti indotte (iPS).

Kopillil Radhakrishnan, dell'Indian Space Research Organisation, che ha diretto la missione che ha messo in orbita attorno a Marte il satellite Mangalyaan facendo entrare l'India nell'esclusivo club di paesi che sono riusciti in una simile impresa.

Sjors Scheres, del MRC Laboratory of Molecular Biology a Cambridge, in Gran Bretagna, che nell'ambito della cristallografia a raggi X ha sviluppato una tecnica, divenuta nota come microscopia cryo-elettrone (o cryo-EM), essenziale per svelare le più minute strutture del macchinario cellulare. 

Il comitato di redazione di “Nature” ha inoltre deciso di includere nell'elenco anche Pete Frates, l'ex giocatore di baseball affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) che ha contribuito a lanciare l'Ice Bucket Challenge, la sfida delle “secchiate ghiacciate” che ha raccolto numerose donazioni a favore della ricerca su questa malattia.

Nessun commento:

Posta un commento

se vuoi lascia un commento