Il "cannocchiale" di Galileo ovvero il buco nella mano
L’esperimento è tratto dai libri L'Enciclopedia attiva della scienza e Galileo e la prima guerra stellare. Il primo ad osservare la Luna con un telescopio fu Galileo tra il 1609 ed il 1610. Trovandosi nella città di Padova, Galileo Galilei punta il suo cannocchiale verso la Luna, usando cosi' per la prima volta uno strumento per vedere nitidamente gli oggetti celesti dopo millenni di osservazioni del cielo ad occhio nudo. Prima di lui, si pensava che i corpi celesti (Luna, Sole e le altre stelle) fossero tutti lisci. A Galileo si deve anche il disegno abbastanza preciso della prima mappa lunare: egli tentò di determinare, peraltro con risultati sufficientemente corretti, l'altezza dei monti della Luna, e dimostrò che i mari della Luna non fossero pieni d'acqua.
Ma come faceva Galileo a riprodurre in modo così accurato nei sui disegni le sue osservazioni? Per capirlo facciamo un piccolo e semplicissimo esperimento. E' cosi' semplice che puoi farlo subito.
Occorrente
un compagno di scoperte:mamma o papa' (vanno bene anche un fratello o una sorella),
un foglio di carta o cartoncino (non strapparlo dal quaderno che usi a scuola!)
un pezzetto di nastro adesivo.
Procedimento
Prendi il foglio di carta o cartoncino e arrotolalo per farne un tubo. Il tubo e' perfetto quando il suo diametro è tale da permetterti di guardarci dentro liberamente.
Ora blocca il tubo con il nastro adesivo.
Tieni il tubo con la mano destra davanti all'occhio destro.
Metti la mano sinistra, con il palmo rivolto verso di te, accanto al tubo, a circa due terzi della sua lunghezza.
Guarda nel tubo tenendo tutti e due gli occhi aperti… Ho detto tutti e due aperti!
Cosa succede?
Ti accorgerai che hai… nooooooo, un buco nella mano!
Spiegazione
Il cervello integra le due immagini distinte fornite dai tuoi due occhi e le fonde in un'unica immagine.
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