La condizione dell'infanzia disabile in Italia
Nel rapporto dell'Unicef emerge una situazione preoccupante
nel nostro paese: pochi studi, scarso interesse e politche assenti nei
confronti di questa realtà
Il Rapporto UNICEF La condizione dell’infanzia nel mondo 2013 - Bambini e disabilità,
basato su risultati di indagini nazionali e studi indipendenti, indaga
la condizione dei bambini disabili nel Mondo. Da quanto emerge nella
parte del rapporto dedicato all’Italia i bambini e gli adolescenti con
disabilità e le loro famiglie sembrano essere dimenticati dalle
politiche, dalle statistiche e dalla società. Gli studi riguardanti i
minori disabili sono sporadici e i dati non vengono aggiornati né
tantomeno presi in considerazione dalle statistiche. Non essendoci studi
aggiornati, ed essendo quindi la tematica quasi del tutto ignorata,
diventa sempre più difficile sia scardinare i pregiudizi riguardo la
disabilità sia programmare interventi di sostegno ai bambini disabili e
alle loro famiglie, destinare risorse per interventi e progetti ed
organizzare e fornire servizi.La mancanza di studi e dati aggiornati impedisce inoltre di fare comparazioni internazionali e quindi di costruire e utilizzare indicatori e metodologie di analisi diverse. Questo disinteresse riguardo al tema della disabilità ha inoltre portato a tenere regalata, per molti anni, la definizione di disabilità nell’ambito medico e solo da pochi anni ad estendere questo concetto anche alle barriere ambientali e sociali che ostacolano l’inclusione sociale.
Tutti questi fattori impediscono e rallentano lo sviluppo di politiche, servizi e interventi a favore dei minori disabili e delle loro famiglie escludendoli, di fatto, dalla vita sociale e rendendoli sempre più invisibili.
Qualche dato
Da un’indagine svoltasi nel 2012 in 23.222 scuole, pari all'88% degli istituti primari e secondari di primo grado, emerge un aumento degli alunni disabili: “145.000 alunni disabili, pari al 3,1% del totale, di cui circa 81.000 nella scuola primaria (il 2,9% del totale) e poco più di 63.000 nella scuola secondaria di primo grado (il 3,5% del totale).”
Il 36,3% dei bambini con disabilità che frequentano la scuola primaria e il 42,9% di quelli della scuola secondaria di primo grado presentano un ritardo mentale. Nella scuola primaria vengono segnalati anche i DSA che riguardano 71,8% degli alunni con disabilità.
Solo un alunno disabile su due riesce a partecipare alle attività extra-scolastiche e la percentuale scende per quanto riguarda i campi scuola: “Ancora più bassa quella ai campi-scuola, che coinvolge circa il 15% di alunni con disabilità della scuola primaria e il 17% di quelli della scuola secondaria di primo grado.”
Tra le poche notizie positive si segnala il lento aumento del numero di scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno eliminato o limitato il numero di barriere architettoniche.
Per ulteriori e più approfondite informazioni potete consultare il Rapporto dell’Unicef: "La condizione dell’infanzia nel mondo 2013 - Bambini e disabilità”
Fonte:Emilia Romagna Sociale
Nessun commento:
Posta un commento
se vuoi lascia un commento