lunedì 28 ottobre 2013

BAMBINE E ADOLESCENTI

InDifesa

Presentato il dossier di Terre des Hommes sulla condizione delle bambine e adolescenti nel mondo
InDifesa
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“Di quali bambine stiamo parlando quando parliamo di bambine? Parto da questa domanda perché negli ultimi anni, potrei dire negli ultimi mesi, si è acuita la differenza fra chi ha e chi non ha, fra chi nasce in una culla “garantita” e chi si trova a lottare per la sopravivenza fin dai primi giorni. Non si contano le bambine mutilate nel mondo. La pratica dell’infanticidio per evitare la figlia femmina continua, inesorabile, malgrado le molte iniziative per arrestarla. Matrimoni precoci, abusi, prostituzione, sfruttamento di manodopera infantile. E povertà. Realtà che, quando si parla di bambine, sono dilatate come sotto una lente d’ingrandimento.
Se guardiamo fuori dai nostri confini, se cioè pensiamo al contesto generale e non a quello particolare, al global e non al local, allora l’Italia sembra un Paese fortunato. E per certi aspetti lo è, anche se nello stesso tempo non lo è, perché è un Paese che regredisce socialmente e culturalmente è un «Paese povero».”

E’ questo un estratto dell’interessante introduzione dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora, nel dossier di Terre des Hommes dedicato alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle violenze subite da tante, troppe, bambine al mondo.
InDifesa è il titolo della pubblicazione che traccia un quadro preoccupante sulla condizione delle bambine nel mondo, Italia compresa. I dati relativi al 2012 nel nostro Paese evidenziamo un aumento delle violenze subite dai minori: 5103 in totale, di cui il 60% femmine. Tra questi si sono registrati 689 casi di violenza sessuale ai danni di bambine (l’85% del totale) a cui vanno aggiunte 422 vittime di violenza sessuale aggravata (il 79% ai danni di femmine)
L’aumento più preoccupante, in Italia, è quello relativo alla pornografia minorile che registra un +370%, a danno di 108 minori, il 69% dei quali bambine e adolescenti; mentre i reati di atti sessuali che vedono coinvolti minorenni è triplicato rispetto al 2011 registrando un numero di vittime pari a 505 (78% delle quali femmine) nel 2012. Mentre i maltrattamenti in famigliasono ancora i reati che mietono maggiori vittime tra i bambini, toccando la cifra record di 1.246 nel 2012.
La situazione globale non è certo tra le più incoraggianti, evidenziando condizioni di maltrattamento insostenibili. Si calcola, infatti, che nella sola India circa un milione di bambine siano scomparse, e che la percentuale di femmine rispetto ai maschi tra 0 e 6 anni sia in calo, dato in netto contrasto con le statistiche mondiali che evidenziano maggiori possibilità di sopravvivenza per le femmine rispetto ai maschi.
Sono 16 milioni le bambine e le adolescenti che diventano madri troppo presto, senza gli strumenti e le risorse per poter crescere i propri figli e sostenere se stesse, causa quest’ultima di un innalzamento del tasso di morte infantile. Moltissime bambine subiscono poi gravi mutilazioni genitali al di sotto dei 5 anni. In totale nel mondo sono 125 milioni le bambine e le donne vittime di queste pratiche. Non c’è solo la violenza ma anche lo sfruttamento che segna la vita di molte minorenni: sono 7,5 milioni le bambine costrette a lavorare in casa di estranei in condizioni inaccettabili.
In tutto questo scenario sconfortante, si registrano dei miglioramenti nell’accesso all’educazione dove, secondo un rapporto dell’Unesco, è emerso un aumento della frequenza scolastica da parte delle bambine di oltre un terzo nell’ultimo decennio. Tuttavia, 68 paesi al mondo non hanno ancora raggiunto la parità di genere nella scuola elementare, mentre 97 paesi non garantiscono l’accesso paritario alla scuola secondaria. Tutto questo si traduce con un elevato tasso di analfabetismo: 775 milioni di adulti, 2/3 dei quali donne.
E’ possibile scaricare il dossier “indifesa” a questo link:

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