venerdì 11 ottobre 2013

IDEE WEEK END - NOTTE D'ORO RAVENNA

Arte & Notte d'Oro. Scopri Ravenna

Riflettori accesi, sabato 12 ottobre, sulle strade della storica capitale bizantina dell'Impero d'Occidente. Un'occasione per scoprire i suoi gioielli

Luccicanti. Preziosi. Irregolari. I mosaici (risalenti al V e al VI secolo) sono i protagonisti un po' ovunque a Ravenna. Riflettono la luce in un gioco di contrasti affascinante e sono testimonianza della storia gloriosa dell'antica capitale bizantina dell'Impero d'Occidente che dopo aver conquisitato il titolo di "Capitale dei Mosaici", si candida a diventare "Capitale Europea della Cultura", nel 2019. Un'occasione per ammirarli è la Notte d'Oro (d'oro proprio come le piccole tessere paleocristiane), sabato 12 ottobre. La città indossa il vestito più elegante e accende i riflettori su strade, vicoli, piazze che si trasformano in un teatro di eventi e spettacoli. Dal tardo pomeriggio fino alle prime luci dell'alba, un ricco programma di concerti, presentazioni letterarie, ospiti famosi, mostre e poesie accompagneranno tutti in un percorso unico tra musei e locali. 


Tra gli appuntamenti, per la sezione il Racconto ci si ritrova al Palazzo dei Congressi con Alessandro Bergonzoni. Nella stessa giornata prenderà inizio la terza edizione di RavennaMosaico (fino al 23 novembre), il festival dedicato al mosaico contemporaneo, con mostre, installazioni, laboratori, incontri e convegni (info Comune di Ravenna tel. 0544.482628).

Prima però vale la pena andare alla scoperta di questa cittadina, culla di diverse culture (da quella bizantina a quella romano-gotica) e che vanta ben otto siti Unesco. Ci si può spostare in bicicletta grazie al servizio gratuito di bike sharing oppure passeggiando tra via Cavour per ammirare i palazzi d'epoca o piazza del Popolo con il municipio merlato come se fosse un pizzo, unito da un voltone al vicino palazzetto Veneziano. Ancora tra le torri campanarie e i chiostri monastici, lungo le acque del porto canale. Per chi vuole abbinare anche il soggiorno, c'è la possibilità di pacchetti tutto incluso a tariffe convenienti (www.cittadarte.emilia-romagna.it). 

Una sosta d'obbligo è al mausoleo di Galla Placidia, edificio a forma di croce latina, un tesoro unico al mondo, dichiarato Patrimonio Unesco. Siamo nel 410. I barbari, dopo due anni di assedio entrano a Roma. La giovanissima Galla Placidia, sorella dell'imperatore romano è catturata e portata davanti ad Alarico I, re dei Visigoti. Nel vederla così bella e nobile, Alarico è turbato. Galla diventerà l'amante del maturo (e sposato) sovrano. É solo l'inizio di una vita avventurosa, fatta di mariti, figli, amanti, guerre e sangue. Si resta incantati alzando gli occhi al cielo verso la volta di stelle d'oro, se ne contano circa 570. In questo blu intenso che aveva colpito anche Gabriel D'Annunzio, emerge la Croce gloriosa, segno cristiano della risurrezione.

Tra le altre tappe da non perdere c'è la Basilica di San Vitale, con il celebre ritratto di Teodora alle pareti. Lo sfarzo di corte, rappresentato con cubetti policromi e un uso sapiente di madreperle, esalta l'imperatrice bizantina che, con un bagliore di gloria, regge il calice del vino. 

A poca distanza, un altro capolavoro, la Domus dei Tappeti di pietra (www.domusdeitappetidipietra.it), tra i più importanti siti archeologici scoperti negli ultimi anni (vi si accede attraverso la piccola chiesa settecentesca di Sant'Eufemia). La sala sotterranea, situata a tre metri sotto il livello stradale, conserva i resti dei mosaici di un palazzo bizantino del V-VI secolo. Unico la "Danza dei Geni delle Stagioni" che evidenzia una rarità: i geni danzano in cerchio.

Ancora il tempietto neoclassico (ingresso gratuito) di Dante Alighieri. Il sommo poeta, esule da Firenze, giunse a Ravenna, ospite della signoria dei Da Polenta, e qui morì nel 1321. I funerali furono celebrati nella chiesa di San Francesco, detta di Dante per il legame con lo scrittore. Vi si possono vedere frammenti di mosaici della primitiva abside e, cosa curiosa, sono sommersi dall'acqua. Basta sporgersi da una piccola finestra, dopo aver illuminato la cripta. 

Alla porte di Ravenna, si trova la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, un tempo vicina al mare, oggi tra le campagne. Oltre alla tradizione della decorazione musiva è famosa per sarcofagi marmorei degli antichi arcivescovi disposti lungo le navate laterali. Proprio accanto alla basilica si trova la grande area archeologica dell'antica città di Classe, sede della flotta romana.

Se invece amate l'arte contemporanea, è il Mar il punto di partenza. Il Museo d'Arte della città (www.museocitta.ra.it) è stato inserito tra i primi sette musei dell'anno, nelle nomination degli "Espoarte awards", per l'attività e l'efficienza organizzativa. Un importante riconoscimento che arriva dalla nota rivista di arte contemporanea Espoarte, con un punteggio di 8.1 su 10, davanti a musei ben più celebrati per le loro prestigiose collezioni (la premiazione sarà gennaio prossimo). Sempre il 12 ottobre (fino all'8 dicembre) s'inaugura una personale sul maestro bolognese Valerio Adami (1935), uno dei maggiori artisti italiani del dopoguerra. Una collezione privata di opere messa in mostra per la prima volta. I suoi lavori sono una sorta di racconto fantastico e ironico della realtà carico di riferimenti colti e allegorie. Se siete nubili vale la pena andare al Mar anche anche per una leggenda, legata alla statua dormiente di Guidarello Guidarelli, figlio di un notaio di origini fiorentine. Durante un'esposizione a Parigi, l'opera dello scultore Tullio Lombardo fu danneggiata a causa di una turista che baciò le labbra della statua tingendole di rosso. Da allora si è diffusa la credenza popolare che tutte le donne libere che baciano l'illustre cavaliere troveranno, entro l'anno, un compagno d'amare. Vero o meno che sia, cosa costa provare?

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