Un progetto culturale e sociale dà vita a una mostra a cielo aperto in continua evoluzione
Poesia, Hawai, 2013
Bologna si conferma in prima fila per la valorizzazione artistica e l'approfondimento critico di due importanti forme di espressione dell'arte contemporanea, il Writing e la Street Art. Una "tradizione" che ha qui radici già dai primi anni Ottanta. Forse non tutti ricordano che nel 1984 la Galleria d’Arte Moderna fu sede della mostra "Arte di Frontiera. New York Graffiti", un evento tra i primi in Europa ad analizzare un fenomeno nato ufficialmente negli Stati Uniti. Un filo rosso unisce quella mostra al progetto "FRONTIER" che dal 2012 ha avviato un percorso storico-artistico in spazi pubblici all'interno dell'area urbana con il coinvolgimento di artisti italiani e internazionali che operano in esterno su facciate, immobili e luoghi per la realizzazione di opere "site specific" di grandi dimensioni e di forte impatto visivo.
Nuria, Casablanca, 2012
Nel 2012 i curatori, Claudio Musso e Fabiola Naldi, hanno selezionato le facciate di alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica (ACER) nei quartieri Porto, Navile, San Donato e San Vitale. Otto artisti italiani e cinque stranieri hanno tracciato con le loro realizzazioni una linea che ripercorre idealmente l'evoluzione del Writing e della Street Art, dai primi esperimenti newyorkesi fino alle ultime tendenze, applicandosi in una raffigurazione concreta e strutturata (gli esiti di questa prima fase sono documentati anche sul sito del progetto www.frontier.bo.it). Per l'edizione 2014 si è pensato invece di rivolgere l'attenzione alle ricerche artistiche che tendono all'astrazione, seguendo una traiettoria che è dominante dalla seconda metà degli anni Novanta a tutto il primo decennio del 2000: per il Writing partendo dall’elemento fondamentale della lettera si opera per scomposizione, esplosione, deflagrazione; per la Street Art vengono presentate esperienze tendenti all’astrazione dove dominano le forme geometriche e i colori caldi e freddi.
Rae Martini, Milano, 2013
Temi che hanno caratterizzato le ricerche di 6 artisti selezionati per le nuove realizzazioni in città: il francese Lokiss, lo statunitense Poesia, il polacco Seikon, la spagnola Nuria e gli italiani Rae Martini e Peeta. Gli artisti lavoreranno nei mesi di luglio, agosto e settembre in superfici che i curatori hanno diviso in due sezioni: "walls" e "boxes". Ai quartieri Porto, Navile, San Donato e San Vitale si aggiunge quest'anno il quartiere Saragozza e gli interventi non si limitano agli edifici di edilizia pubblica.
La sezione "FRONTIER Walls", dedicata alle facciate di grandi dimensioni collocate nell'area esterna ai viali comprende tre edifici di proprietà comunale a gestione ACER e la parete di un edificio scolastico.
Si parte proprio dalla facciata delle Scuole Primarie Gualandi, in via Beroaldo n. 2 (Quartiere San Donato). Qui, dal 30 giugno al 4 agosto opera Peeta (www.peeta.net ): artista italiano tra i più riconosciuti nella scena del Writing internazionale, interessato alla qualità scultorea delle singole lettere.
Lokiss, Lione, 2005
Dal 23 al 30 luglio in via XXI Aprile 1945 n.38 (Quartiere Saragozza) operaPoesia (www.poesiatranscend.com ), artista americano che ha tratto dal Writing (e dalla pittura) gli elementi essenziali della sua ricerca: gesto, segno, colore. Le sue opere sono caratterizzate da un’analisi dell’azione pittorica in cui l’improvvisazione ha un ruolo fondamentale e la costruzione della lettera lascia spazio a nebulose di segni e velature cromatiche.
Dal 27 luglio all'1 agosto in via Scipione dal Ferro (Quartiere San Vitale) operaSeikon (www.seikon.pl ), il più giovane tra gli invitati, che si pone al confine tra la progettazione grafica e la pittura con modelli geometrici unici che trasformano le superfici interessate.
Dall’1 al 7 agosto in via Gianni Palmieri (Quartiere San Vitale), e per la prima volta in Italia su di un muro di grandi dimensioni, opera Nuria (www.nuriamora.com ), una delle voci femminili riconosciute all’interno del panorama della Street Art. Le sue forme aperte, i suoi colori delicati che si rifanno allo Jugenstil, lavorano contro la saturazione e il sovraccarico di segni a cui ci sottopone il contesto stradale.
Peeta, Bristol, 2013"
FRONTIER boxes" è una delle novità di quest'anno. Si entra nel centro storico di Bologna, e precisamente in Largo Caduti del Lavoro, per coinvolgere due piccoli edifici di forma cubica (boxes) del Gruppo HERA collocati all'ingresso della Manifattura delle Arti, area in cui è in atto un processo di riqualificazione e valorizzazione.
Dal 7 al 18 luglio qui operano l’artista francese Lokiss e l'italiano Rae Martini.Lokiss (www.emosmos.com ) è uno degli esponenti di spicco della prima ondata del Writing europeo nella seconda metà degli anni '80. Il suo stile è da sempre caratterizzato da una scrittura scomposta e da raffigurazioni molto influenzate da alcuni esponenti del Cubismo orfico (Delaunay, Kupka). Rae Martini(www.raemartini.org ), writer e artista tra i più presenti in collezioni pubbliche e private internazionali, unisce all’azione di writer la ricerca pittorica: il suo stile è caratterizzato da tratti "selvaggi", aggressivi, associati a una grande abilità tecnica.
Seikon, Danzica, 2013
Altra novità di quest'anno è "FRONTIER Voices", occasione unica per incontrare i testimoni e protagonisti della scena urbana e underground, che si terranno al MAMbo. Si parte il 10 luglio con Rae Martini; il 17 luglio è la volta di Lokiss, mentre il 19 luglio doppio appuntamento con Henry Chalfant, uno dei principali testimoni e divulgatori della cultura Hip Hop, in particolare dell’Aerosol Art, di cui sarà proiettato anche il film "Style Wars" (1983). Si chiude il 24 lugliocon Poesia. Gli incontri sono sempre alle 18.30, con ingresso libero.
Per seguire "in diretta" il progetto e le sue evoluzioni si può visitare il sitowww.frontier.bo.it
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