L'equinozio non è una ricorrenza nata dall'esperienza umana bensì un particolare momento del nostro sistema solare che consente la stessa durata di giorno e notte e che ha sempre affascinato ed incuriosito tutta l'Umanità…
La parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale” [al giorno].
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.
La data in cui cade quello d'autunno varia dal 22 al 23 settembre.
Quest'anno dunque il 22 settembre alle 14,49 finisce l’estate ed inizia l’autunno.
Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.
In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore, sorge al polo sud, tramonta al polo nord e la giornata dura esattamente 12 ore in tutta la terra.
L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole. Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta. Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.
La Giornata Mondiale della Narrazione è una celebrazione globale dell'arte orale della narrazione che viene celebrata ogni anno durante l'equinozio di primavera nell'emisfero nord, mentre il primo giorno dell'equinozio di autunno nell'emisfero sud
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