martedì 21 luglio 2015

Via al nuovo bando Intercultura per studiare all’estero

È online sul sito di Intercultura (www.intercultura.it) il nuovo bando per i programmi all’estero 2016-17. Quasi 1.900 i posti a disposizione per 60 Paesi di tutto il mondo, riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1 luglio 1998 e il 31 agosto 2001. Ci si potrà iscrivere al concorso tra il 1 settembre e il 10 novembre 2015.

Il periodo di studio all’estero
C’è dunque tutta l’estate a disposizione per iniziare a informarsi sulle destinazioni sempre più numerose dove si svolgono i programmi di Intercultura nei 4 angoli del mondo.
Un periodo di studio all’estero, certo, può essere gravoso per le tasche di una famiglia media italiana. Per tale motivo, anche nel prossimo anno scolastico gli studenti delle scuole superiori italiane potranno concorrere per più di mille borse di studio totali o parziali (nel 2015 le borse assegnate sono state 1.295). Circa la metà provengono dall’apposito fondo di Intercultura e sono già disponibili nel bando pubblicato online per consentire la partecipazione ai programmi degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse che coprono totalmente la quota di partecipazione, a quelle che coprono una percentuale variabile tra il 20% e il 60% della stessa). A queste se ne aggiungeranno da metà settembre in poi altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali (l’elenco sarà via via aggiornato sul sito www.intercultura.it).

La normativa
Per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno. Il ministero dell’Istruzione ha chiarito in una recente nota (843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono «parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione» e che sono «valide per la riammissione nell’istituto di provenienza».

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