Gioco libero
Un bell'articolo tratto da un blog interessante
Pubblicato il 8 marzo 2013 da Ester • Ultima revisione: 7 agosto 2014
I nostri figli, soprattutto nell’epoca attuale, possono accedere a giochi di ogni tipo, dai più sofisticati ai più creativi, ma voglio andare un pò controcorrente e rivalutare soprattutto il gioco libero. Noi non amiamo molto i classici giocattoli che si trovano nei negozi, quelli ricchi di plastica e soprattutto che seguono le mode del momento, ma nonostante ciò casa nostra è sempre e comunque piena di giocattoli, spesso regalati o riciclati.
Periodicamente facciamo opera di pulizia e cernita di quelli ancora utilizzabili e quelli che vanno a loro volta donati a qualche altro bambino o proprio gettati perché ormai rotti. Eppure, a mio parere, sono sempre e comunque troppi. E sapete perché? Perché i miei figli non li usano quasi mai, vengono per lo più lasciati, dimenticati, smontati, persi in giro per casa.
Ma allora con cosa giocano? Osservandoli nel tempo e ripercorrendo gli ultimi anni passati con la memoria mi rendo conto che i migliori pomeriggi passati a giocare sono stati quelli in cui, dopo una buona dose di noia, hanno iniziato a progettare e poi a creare una capanna in salotto, un aereo con le sedie, un negozio sui banchetti in cameretta ecc, insomma quando hanno scelto un gioco libero.
Il gioco libero li aiuta a sviluppare la loro fantasia, prima di tutto, ma anche a provare il dialogo e la trattativa quando non sono d’accordo, li stimola a usare in modo alternativo gli oggetti di uso quotidiano, li immerge totalmente nella dimensione del gioco.
Il gioco libero spaventa noi genitori/educatori (ma non sempre però, vero?) perché significa dare totale fiducia ai nostri figli senza paura che ci smontino l’intera casa, in particolare innalza la nostra soglia di pazienza e soprattutto ci regala tempo libero. Si, se diamo la possibilità ai nostri figli di iniziare un progetto, sono capaci di proseguire e portarlo avanti per un intero pomeriggio e in cambio avremo il beneficio di lungo tempo a nostra disposizione per dedicarci ad altro.
Passando in salotto potremo trovare una tenda talmente bella da far invidia alle migliori dei beduini e potremmo essere tentati anche noi di farvi una piccola sosta sotto, a me capita e, se non mi lascio spaventare dall’apparente disordine, riesco a carpire segreti di ingegneria eccezionale: poche mollette per stendere i panni, sedie, cuscini e un lenzuolo sono i semplici ingredienti con cui si inventano un angolo che sembra essere posato su una duna del deserto.
E lì sotto ci passano ore a parlare, ridere, litigare, fare merenda, leggere e inventare storie impossibili. Le sedie diventano molto spesso aerei, treni, macchine, locomotive, navicelle spaziali, dirigibili, missili, a seconda dell’esigenze del momento e dalla forma che hanno assunto se capovolte, se in fila indiana o piegate su un lato.
Questo è il gioco libero che li fa crescere e li rafforza, questo è il loro compito di bambini per crescere giocando, a noi rimane solo quello di lasciarli giocare.
Voi cosa ne pensate? Vi lasciate spaventare dal disordine e li contenete o preferite lasciarli esprimere al massimo con quello che trovano in casa?
credo che imparare a giocare da soli sia importante per i bambini, li educa alla noia e ad affrontarla.
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