Leggere la natura
Vincenzo Monti diceva: “Siamo tutti fatti di una stoffa la cui prima piega non scompare mai più”. Ecco perché le abitudini amiche dell’ambiente si prendono da piccoli, e bisogna anche stare attenti alla prima piega, perché se i nostri figli si sentono costretti a fare cose noiose difficilmente ne avranno un bel ricordo, e queste non si trasformeranno mai in buone abitudini.
La primavera porta con sé meraviglie inenarrabili: profumi, colori, tepori, dolcezze e sogni ad occhi aperti. Stare all’aria aperta è l’occasione migliore per passare momenti bellissimi con i vostri figli. Pomeriggio assolati che ricorderete con grande piacere negli anni a venire. La primavera è anche una stagione perfetta – per chi non l’avesse ancora fatto – per introdurre i libri nella vita dei vostri bambini. La lettura è il regalo più bello che possiate fare loro: prima è, meglio fa. Le storie (prima narrate e poi lette in autonomia) li aiutano a immaginare, a risolvere problemi, a sviluppare empatia verso il prossimo, a capire se stessi. Portatevi un libro da leggere in un prato dopo un pic-nic, o confrontare le figure degli alberi, dei fiori e degli insetti con quello che vedete dal vivo. Raccontate storie di avventura in mezzo al verde, che loro possano riprodurre con gli amici pochi istanti dopo, scorrazzando liberi nei prati. Non preoccupatevi se chiedono anche di giocare con il tablet o lo smartphone, perché le storie si scaricano anche lì! E comunque il “richiamo della foresta” sarà più forte di qualunque pixel o byte: in fin dei conti, i libri e gli alberi sono parenti stretti!
Beba Gabanelli
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