NIENTE alieni. Sono umani: troppo umani. Stando alle
ultime stime, se ne contano più di settemila. C’è ancora qualcuno
interessato? Burc Tanir, ventiquattro anni, pensa di sì. Studente,
turco, un passato da viaggiatore, il 24 agosto scorso ha aperto un
video blog. Fin qui nulla d’insolito, tutto nella norma, se non
fosse per la sua passione, le storie di vita, con cui ha iniziato a
rimpinzare l’home page. Una finestra sul mondo. Benvenuti su
"To be or to be", essere o essere, "perché non c’è
altro modo di esistere sulla terra", assicura Tanir. O si è, o
si è, dal Nicaragua all’Iraq, passando per il Nepal, senza mezzi
termini, e Shakespeare ci perdoni tutti.
Sono ventidue le voci finora sottratte al magma della rete. C’è il video dei carcerati jamaicani, del barista indiano e del tassista brasiliano. Scorci di normale, e straordinaria, quotidianità. Ma c’è anche la storia di Soosan Firooz, ventitré anni, conosciuta come la prima rapper afgana, che canta l’esperienza da rifugiata, prima in Iran e poi in Pakistan: le ingiustizie subite, il sogno di tornare a casa. "Ascoltate il mio dolore, la mia tristezza, la storia della mia vita da esiliata, da senza tetto. Eravamo persi, persi nel mondo", sono i suoi versi. Perché non è solo piacere voyeuristico, ma attraverso i video collezionati da Tanir, si toccano temi importanti. Dalla condizione delle donne in Medio Oriente ai gay in Russia.
Per saperne di più:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/10/14/news/essere_o_essere_storie_di_vita_online_la_quotidianit_diventa_straordinaria-68589334/?ref=HRLV-11
http://2beor2be.com/
Sono ventidue le voci finora sottratte al magma della rete. C’è il video dei carcerati jamaicani, del barista indiano e del tassista brasiliano. Scorci di normale, e straordinaria, quotidianità. Ma c’è anche la storia di Soosan Firooz, ventitré anni, conosciuta come la prima rapper afgana, che canta l’esperienza da rifugiata, prima in Iran e poi in Pakistan: le ingiustizie subite, il sogno di tornare a casa. "Ascoltate il mio dolore, la mia tristezza, la storia della mia vita da esiliata, da senza tetto. Eravamo persi, persi nel mondo", sono i suoi versi. Perché non è solo piacere voyeuristico, ma attraverso i video collezionati da Tanir, si toccano temi importanti. Dalla condizione delle donne in Medio Oriente ai gay in Russia.
Per saperne di più:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/10/14/news/essere_o_essere_storie_di_vita_online_la_quotidianit_diventa_straordinaria-68589334/?ref=HRLV-11
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