Dal 28 ottobre al 22 novembre, si accendono i riflettori sulla nona edizione del Bologna Jazz Festival
Un’invasione di jazz a 360°: un intero mese a pieno ritmo con grandi star nei principali teatri e club di Bologna e Ferrara
Al via la nona edizione del Bologna Jazz Festival, in programma dal 28 ottobre al 22 novembre a Bologna, con numerose incursioni a Ferrara, città jazzisticamente gemellata con Bologna ed ormai parte integrante della geografia del festival, che ospita concerti al Teatro Comunale Claudio Abbado e al Torrione Jazz Club.
Un intero mese a suon di jazz, con grandi star per le serate nei principali teatri bolognesi (Teatro Manzoni, Arena del Sole, Teatro Duse e Unipol Auditorium) e un cast internazionale di grande richiamo anche per i numerosi concerti nei club storici cittadini (Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè).
Jazz dalle mille sfumature espressive: accattivante con un tocco di glamour assicurato dalla presenza di Dee Dee Bridgewater; sofisticato e vintage nella performance di Bill Frisell; spirituale e iperdinamico grazie al mood di Charles Lloyd; groovy e adrenalinico grazie alle note del quartetto formato da John Scofield, John Medeski, Chris Wood e Billy Martin; ed infine soulful e leggiadramente swingante nell’esibizione del quintetto di Steve Swallow. Questi i ‘big’ attesi nei teatri di Bologna.
Il concerto inaugurale dell’edizione 2014 del Bologna Jazz Festival avviene in ‘trasferta’, con una sorta di anteprimaal Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara: qui il 28 ottobre la pianista giapponese Hiromi è protagonista in piano solo con le sue funamboliche rivisitazioni del repertorio jazzistico e la toccante bellezza delle sue composizioni originali.
Nel teatro ferrarese il festival torna il 17 novembre, con un duo di musicisti che hanno dominato la scena jazzistica degli ultimi cinquant’anni, il pianista Kenny Barron e il contrabbassista Dave Holland: un organico intimista ma dalla colossale forza espressiva.
Nel teatro ferrarese il festival torna il 17 novembre, con un duo di musicisti che hanno dominato la scena jazzistica degli ultimi cinquant’anni, il pianista Kenny Barron e il contrabbassista Dave Holland: un organico intimista ma dalla colossale forza espressiva.
Il primo grande appuntamento teatrale a Bologna è in programma l’1 novembre al Manzoni con l’esibizione di Dee Dee Bridgewater e la sua band. Indiscussa jazz diva, dopo anni di concerti ‘a tema’ incentrati sulle sue produzioni discografiche, si concede una serata a la carte: una libera esplorazione del suo ormai ampio repertorio, tra jazz, soul e canzoni d’autore.
Continuando verso le altre principali tappe nei teatri bolognesi, si arriva al nuovo Auditorium dell’Unipol il 4 novembre con il concerto di Bill Frisell, il guru della chitarra elettrica postmoderna. Assieme a un nuovo quartetto, Frisell esegue il suo più recente progetto “Guitar in the Space Age!”, di imminente uscita su disco: una scorribanda nel repertorio dei chitarristi statunitensi degli anni '40, '50 e '60, tra memorie di vintage jazzistico, pionieri del rock, folate di surf music e l’irresistibile richiamo del country.
Il 14 novembre il festival si sposta all’Arena del Sole con il quartetto del sassofonista Charles Lloyd. Mito del jazz anni '60, Lloyd sta ora vivendo una seconda giovinezza musicale: nelle sue performance si percepisce una vibrazione che pare l’eco della spiritualità coltraniana, all’interno di un jazz dalla matrice vigorosa e dallo slancio solistico decisamente anticonformista.
Il Teatro Duse è la sede del concerto del 20 novembre con il gruppo che nasce dall’incontro tra la chitarra di John Scofield e il trio Medeski Martin & Wood. Riferimento assoluto della chitarra jazz degli ultimi tre decenni il primo, funamboli dell’avant-groove i secondi: il loro incontro è come un vulcano di musica hard boiled, tra jazz, rock, boogie, afro beat.
Lo Swallow Quintet è protagonista dell’ultimo appuntamento dell’edizione 2014 e si svolge il 22 novembre da dove è cominciato ovvero all’Unipol Auditorium. Steve Swallow, pioniere e maestro indiscusso del basso elettrico jazz, è affiancato dall’organo di Carla Bley, dal sax tenore di Chris Cheek, dalla chitarra di Steve Cardenas e dalla batteria di Jorge Rossy.
Forza e continuità del cartellone del Bologna Jazz Festival sono dovuti anche alla programmazione live nei jazz club: una fitta serie di appuntamenti di tale rilevanza da dare vita a una sorta di festival nel festival.
Tra Bologna e Ferrara si esibiscono: il quartetto della clarinettista israeliana Anat Cohen; il trio del pianista Steve Kuhn; un chitarrista di culto come John Abercrombie in un trio all-leaders con Gary Versace e Adam Nussbaum; il quartetto di George Cables, pianista tra i più sopraffini; il trio del pianista Eugenio Macchia - con questo concerto prende vita il gemellaggio del BJF con il Premio Massimo Urbani, un’ulteriore importante collaborazione nell’ambito della valorizzazione dei giovani talenti del jazz -; il duo Sonic Boom, ovvero gli slanci avanguardistici e iconoclasti del pianistaUri Caine e del batterista Han Bennink; il Claudia Quintet, dietro il cui enigmatico nome si celano i talenti di Chris Speed, Matt Moran, Red Wierenga, Robert Landfermann e John Hollenbeck; il piano solo di John Taylor che presenta il suo ultimo disco.
Tra Bologna e Ferrara si esibiscono: il quartetto della clarinettista israeliana Anat Cohen; il trio del pianista Steve Kuhn; un chitarrista di culto come John Abercrombie in un trio all-leaders con Gary Versace e Adam Nussbaum; il quartetto di George Cables, pianista tra i più sopraffini; il trio del pianista Eugenio Macchia - con questo concerto prende vita il gemellaggio del BJF con il Premio Massimo Urbani, un’ulteriore importante collaborazione nell’ambito della valorizzazione dei giovani talenti del jazz -; il duo Sonic Boom, ovvero gli slanci avanguardistici e iconoclasti del pianistaUri Caine e del batterista Han Bennink; il Claudia Quintet, dietro il cui enigmatico nome si celano i talenti di Chris Speed, Matt Moran, Red Wierenga, Robert Landfermann e John Hollenbeck; il piano solo di John Taylor che presenta il suo ultimo disco.
Ed ancora.. il quartetto del sassofonista Lou Donaldson, un mito della più aurea stagione dell’hard bop e del soul jazz; la band di Fred Wesley, il cui trombone ha lasciato una scia indelebile nel jazz e nel funk; Robert Glasper con i suoi Experiment, band con la quale l’apprezzato pianista afro-americano esplora il lato più ribollente della sua creatività, tra neo-soul, hip-hop, jazz, gospel e R&B.
Al fianco di questa impressionante sequenza di live, il BJF aggiunge anche proiezioni cinematografiche e incontri.
Consulta il programma completo di Bologna Jazz Festival 2014
Informazioni
Associazione Bologna in Musica334 7560434 - info@bolognajazzfestival.com - ticket@bolognajazzfestival.com - www.bolognajazzfestival.com -facebook - twitter
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