Cinque buone ragioni
            E' il titolo del manifesto stilato da associazioni e 
comunità che si occupano di bambini e adolescenti fuori famiglia
        
    
        
Secondo i dati raccolti dal  Coordinamento Nazionale 
Comunità di Accoglienza in Italia sono 28.449 i bambini e i ragazzi che 
sono stati allontanati dalle loro famiglie d’origine. Metà di loro vive 
presso strutture di accoglienza, mentre l'altra metà è in affido presso 
una famiglia.  La maggior parte dei minori collocati presso una comunità
 sono pre-adolescenti o adolescenti e generalmente restano all’interno  
di queste strutture di accoglienza al massimo per due anni. L’affido  
invece consiste nell’avviare un percorso con una famiglia, che può  
essere anche quella di parenti o persone vicine alla famiglia, ma anche 
degli estranei. La decisione riguardante la differente collocazione 
presso famiglia o comunità è dovuta a ragioni che riguardano 
strettamente il benessere del minore.
Le cause dell'allontamento possono essere diverse, nella maggior 
parte dei casi sono da ricercarsi nell'inadeguatezza  genitoriale (la 
non capacità di rispondere ai bisogni emotivi dei  propri figli), ma 
anche maltrattamenti o incuria, dipendenze  dei genitori o problemi 
relazionali in famiglia.
Cinque buone ragioni, nasce grazie ad Agevolando, Cismai, i 
coordinamenti   nazionali delle comunità  d’accoglienza e quelle per 
minori (Cnca e   Cncm), il Progetto famiglie e  Sos villaggi dei bimbi, 
con l'intento di lanciare un appello alle istituzioni  affinché si  
definiscano linee guida e si adegui il  fondo per l’infanzia  e  
l’adolescenza a quelli che sono i bisogni reali. Un manifesto da parte 
di associazioni e comunità che in Italia si   occupano di questa 
tematica e che hanno deciso di mettersi a nudo e  raccontare  le storie,
 le esperienze i numeri di chi lavora e dei  ragazzi che  grazie a 
educatori e operatori hanno la possibilità di  ricostruirsi una  nuova 
vita.
 
 
 
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