mercoledì 18 febbraio 2015

5 BUONE RAGIONI

Cinque buone ragioni

E' il titolo del manifesto stilato da associazioni e comunità che si occupano di bambini e adolescenti fuori famiglia
Secondo i dati raccolti dal Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza in Italia sono 28.449 i bambini e i ragazzi che sono stati allontanati dalle loro famiglie d’origine. Metà di loro vive presso strutture di accoglienza, mentre l'altra metà è in affido presso una famiglia.  La maggior parte dei minori collocati presso una comunità sono pre-adolescenti o adolescenti e generalmente restano all’interno di queste strutture di accoglienza al massimo per due anni. L’affido invece consiste nell’avviare un percorso con una famiglia, che può essere anche quella di parenti o persone vicine alla famiglia, ma anche degli estranei. La decisione riguardante la differente collocazione presso famiglia o comunità è dovuta a ragioni che riguardano strettamente il benessere del minore.
Le cause dell'allontamento possono essere diverse, nella maggior parte dei casi sono da ricercarsi nell'inadeguatezza genitoriale (la non capacità di rispondere ai bisogni emotivi dei propri figli), ma anche maltrattamenti o incuria, dipendenze dei genitori o problemi relazionali in famiglia.
Cinque buone ragioni, nasce grazie ad Agevolando, Cismai, i coordinamenti nazionali delle comunità d’accoglienza e quelle per minori (Cnca e Cncm), il Progetto famiglie e Sos villaggi dei bimbi, con l'intento di lanciare un appello alle istituzioni affinché si definiscano linee guida e si adegui il fondo per l’infanzia e l’adolescenza a quelli che sono i bisogni reali. Un manifesto da parte di associazioni e comunità che in Italia si occupano di questa tematica e che hanno deciso di mettersi a nudo e raccontare le storie, le esperienze i numeri di chi lavora e dei ragazzi che grazie a educatori e operatori hanno la possibilità di ricostruirsi una nuova vita.

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