Con i figli è assolutamente necessario trovare il modo di gestire al meglio l’ultima parte della giornata, pena capricci, stanchezza e stress e negli anni abbiamo affinato l’atteggiamento e le abitudini da consolidare dalla cena fino al sonno profondo e ristoratore dei piccoli di casa.
E’ stato essenziale cambiare prima di tutto l’orario in cui venivano portati a letto i bambini, anticipandolo, per garantire loro circa 10-12 ore di sonno. Sembra impossibile ma vi assicuro che se noi genitori siamo decisi e fermi, loro in pochi giorni, massimo una settimana, si abitueranno a questi nuovi ritmi salutari.
Ritmo
Questa parola ha un suono quasi mistico alle mie orecchie, soprattutto quando si parla di bambini, perché ho sperimentato che adottando una semplice strategia ritmata, cadenzata, tutto diventa più semplice, invece che improvvisare ogni volta una nuova situazione da gestire, da imparare e da portare a termine.
Il concetto è valido sicuramente per noi adulti, che una volta imparato uno schema possiamo portarlo avanti più facilmente e con minore fatica, ancor di più per i nostri figli, sin dalla primissima età.Trovare il ritmo giusto per le poppate, per il sonno, per le giornate, è il primo compito che prova a compiere il neonato, continuando nel tempo, fino all’età adulta quando trova quel sentimento rassicurante nel caffè mattutino o nella routine prima di andare a letto.
Il nostro rito della buonanotte è cambiato seguendo esigenze diverse a seconda delle età e immagino che si modificherà ancora, ma per il momento ha mantenuto alcune abitudini salde.
Andare a letto presto
Ceniamo presto, a volte prestissimo, 18.30 massimo 19.00 per poter godere un po’ della compagnia reciproca; i bambini a questo punto giocano con calma, disegnano, leggono un libro o suonano e cantano insieme al papà (non abbiamo la televisione?) possono ancora chiedere uno spuntino, un bicchiere di latte caldo oppure una fetta di pane con la marmellata.
Entro le 19,45 sono a letto ma non prima di lavarsi i denti e mettersi il pigiama.
Leggere
Il rito della fiaba prima di chiudere gli occhi è la parte preferita di tutti i bambini fin dalla più tenera età, apprezzata enormemente se inventata proprio da noi (devo ammettere che è un esercizio di fantasia non indifferente), ma va benissimo anche la lettura di un libro appropriato.
E’ quello di cui si vestono quei momenti ad essere importante: la grande vicinanza, il calore, l’amore se li porteranno, come noi, sempre nel cuore.
Noi abbiamo qualche libro che ci è rimasto nel cuore anche se con le pagine rovinate dal tanto sfogliare. Il preferito in assoluto è The Magic Sky con delle illustrazioni semplici e delicate, poche parole, che si preferiscono sussurrate mentre gli occhi si stanno chiudendo. E’ la storia di un orsetto bianco che aspetta, sviluppando il senso del tempo e della pazienza, di vedere le luci del nord, e nel frattempo ogni giorno si dedica ad una bellissima attività. Finalmente all’ultima pagina, con il papà e la mamma, gode dello spettacolo luccicante e magico delle luci in cielo, che altro non sono che l’aurora boreale.
Crescendo i miei bambini hanno iniziato ad amare le fiabe dei Fratelli Grimm, affezionandosi ad alcune in particolare che, avendo un significato archetipo, risuonavano nel loro cuore, nella loro immaginazione, seguendo il bisogno del momento.
Un libro che mi è stato utile per approfondire il senso delle fiabe e la loro importanza per i bambini, è stato Fiabe Toccasana di Carmen Valentinotti, che ne propone molte, grazie alla sua esperienza e passione, spiegando che hanno una sorta di effetto benefico, perfino terapeutico per i momenti delicati di crescita che ogni bambino si trova ad affrontare.
Quali sono i libri che accompagnano i vostri bambini nel momento della buonanotte?Avete qualche altra abitudine serale che è diventata la vostra tradizione di famiglia?
Anna
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