martedì 30 giugno 2015

PICCOLE RIFLESSIONI: MULTITASKING

La fregatura del multitasking
Credo che quando ero vittima del multitasking stavo peggio. Lavoravo, facevo il pane, cucinavo, correvo di qua e di là, non mi fermavo mai e se succedeva mi sembrava di perdere tempo. Ora, anche se corro comunque di qua e di là, perchè con tre figli non solo corri, ma saltelli, mi sforzo di fare una cosa per volta e se ci riesco qualche volta mi fermo pure a riposare.

Perchè mi son resa conto che corro per fare, più o meno, sempre le stesse cose, non è che corro perchè perdo un treno, ma per rifarei letti, sistemare la casa, ecc. Ho capito, meglio tardi che mai, che per tutto quello che non avviene in maniera straordinaria nella mia vita, non c'è bisogno di accellerare. Riempire le giornate stordisce, a volte arrivo a sera come dopo aver ballato e fatto piroette per tutto il giorno e mi fanno male anche i piedi, come le vere ballerine.
Così il pane lo impasto lo stesso, ma non in contemporanea alla preparazione del pranzo o alla lavatrice da scaricare. Lo impasto e basta.

Consiglio di cuore a tutte le donne, ma anche gli uomini eh?, che ancora credono nel multitasking, di fermarsi, sedersi, respirare e pensare che andare lenti è un lusso grande di cui abbiamo diritto tutti e non ascoltiamo più chi ci fa credere che il bello sia occupare ogni angolo del nostro tempo.
Qui non si tratta di correre per avere il tempo di fare tutto, ma semplicemente di fare meno in base ai nostri tempi.

Voi cosa ne pensate? Avete qualche strategia per portare avanti le vostre giornate senza accavallare gli impegni?

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