mercoledì 17 giugno 2015

PICCOLE RIFLESSIONI SULLA LETTURA

Io non so se mia figlia, che compierà 9 anni, sarà una che rifiuterà di leggere i libri o se ne innamorerà; se cercherà di avere più amici possibili o se sarà anti conformista; se camminerà con la testa fra le nuvole o direttamente a testa in giù.


So solo che da qualche parte, nel suo dna, nelle sue cellule, nell’aria che respiriamo, un giorno incontrerà un personaggio vero, in un libro vero, in una storia vera che toccherà le corde del suo cuore. Per quel giorno, quell’istante in cui prenderà in mano il suo libro, io ho 5 consigli da offrirle, per amare per sempre la lettura.

1. Guardare

Le illustrazioni, i disegni, i particolari. Incantarsi per ore a guardare un’illustrazione, per coglierne tutti i particolari. Memorizzarla, fare proprio il volto dei personaggi, tanto da immaginarseli di notte, come compagni di avventura.

Sentire i profumi dei paesaggi, contare tutti i ricci del proprio beniamino, cercare nell’ autunno la sfumatura di arancione dei suoi capelli, cogliere nel movimento delle foglie lo stesso frinire degli alberi illustrati con la china.

2. Annusare

I libri profumano sempre di qualcosa. Alcuni profumano di mamma e papà, alcuni di vecchio, alcuni – ingialliti – profumano di caffè. Altri hanno l’odore buono delle cose nuove, freschi di stampa, pieni di di profumi da lasciare su tutte le pagine, come se regalassimo alle pagine l’essenza che ci appartiene.

I libri profumano di storie, di pensieri, di vita. A volte sono sporchi di cioccolata. A volte i libri sono sbiaditi dal sole, o raggrinziti da qualche lacrima di commozione, o di dolore puro, o di stupore.

I libri profumano di idee.

3. Sfiorare

Le copertine lucide, quelle con i disegni in rilievo, quelle che brillano alla luce, riflettendola come piccoli specchi dorati.

Sfogliare le pagine interne con le dita, toccare la carta con le mani, sfiorare le parole e farle entrare dentro il corpo anche attraverso il tatto. Poggiare le pagine sulla pelle, sulle guance, sentirle morbide o lisce o ruvide. Graffianti o patinate. Ingiallite o a specchio.

Prenderle con le mani, piegare gli angoli che racchiudono le frasi più belle, memorizzare le parole nuove tenendo il segno con le dita.

4. Diventare personaggio

E tu cosa avresti fatto? E avresti avuto quei capelli ricci e arancioni, se fossi stata tu il personaggio del libro? Immedesimarsi: capire la psicologia di chi agisce nella storia, capire perché ha fatto determinate scelte, perché non ha saputo tornare indietro.

Innamorarsi di un ciuffetto di capelli che cade sugli occhi, o di un soprannome, o di un’espressione ricorrente – un modo di dire.

Vivere portandosi appresso questo piccolo segreto: mettere i personaggi dei libri nel nostro cuore, per vivere come loro, farli rivivere, essere avventurosi e creativi.

5. Rallentare

E quando arriva il finale, provare la sensazione di paura: il libro sta finendo, non posso stare senza questo personaggio, non posso uscire da questa storia, dalle sue luci e dalle sue parole, dalla sua avventura.

Rallentare e leggere una parola per volta, quando mancano poche pagine, per dirsi un addio più dolce possibile. Un arrivederci.

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