martedì 13 ottobre 2015

PICCOLE RIFLESSIONI SULLA SCUOLA E SULLA VALUTAZIONE

Rosamaria Caffio
11 h · Southampton, United Kingdom · 
Erasmus+, giornata intensa qui a Southtampton presso International Study Programmes, si è parlato del sistema scolastico inglese e del sistema di valutazione delle scuole. Parole chiave: Standards, Il curricolo, Valutazione dei progressi degli alunni, Finanziamenti delle scuole, Reclutamento e formazione dei docenti. Una breve sintesi è disponibile sul blog dell' IC MONTE SAN PIETRO

Presentazione del sistema scolastico inglese e riflessione sul sistema di valutazione
Posted on 13 ottobre 2015 by Rosa Maria Caffio

Gli studenti inglesi sono sottoposti a test standardizzati all’inizio e alla fine di ogni Key Stage (età 6, 11, 14 anni) e a 16 anni sostengono l’esame GCSE (General Certificate of Secondary Education).

Quasi tutti i ragazzi inglesi fino a 16 anni frequentano la “comprehensive school”. Le specializzazioni di indirizzo cominciano a 16 anni. Il National Curriculum (KS4) prevede come materie obbligatorie Inglese, Matematica, Scienze, Informatica, Religione e Scienze Motorie, mentre le altre sono opzionali e gli studenti scelgono da 2 a 3 materie tra Storia, Geografia, Lingue Straniere, Arte e Musica.

Il fatto che le lingue, storia e geografia non siano parte del curricolo obbligatorio è molto controverso ed è in corso una sperimentazione chiamata English Baccalaureate, che include come obbligatorie Lingua Straniera e Storia o Geografia al posto di Scienze Motorie, Religione e Informatica. Le scuole che spingono in questa direzione sono premiate dal sistema di valutazione.

Il Regno Unito basa la valutazione delle scuole sui risultati delle prove standardizzate nei vari passaggi tra Key Stages, sugli esiti degli GCSE e sui reports degli ispettori OFSTED (di cui si parlerà venerdì).

Neglii ultimi anni gli esiti sono molto migliorati, mentre gli esiti delle rilevazioni nazionali sono peggiorati rispetto al passato. Questo ha indotto il ministero a ritarare verso l’alto i livelli soglia con conseguente leggero calo nei risultati.

Il dibattito è aperto sulle prove standardizzate tra chi sostiene che la valutazione nazionale e la comparazione tra scuole abbia contribuito ad alzare il livello e chi sostiene che questo metta pressione su studenti, docenti e scuole e incoraggi il “teaching to test”.

Abbiamo preso visione di una versione di Rapporto di Valutazione che prende in considerazione soprattutto gli esiti degli studenti attraverso uno studio longitudinale dei risultati degli stessi alunni in varie fasi della loro vita scolastica, in rapporto alle situazioni di partenza nei diversi cicli (p. es.: quale percentuale di studenti raggiunge un punteggio tra A e C in almeno 5 materie agli GCSE e di questi quanti erano in percentuale su livelli bassi, medi, o alti in entrata). Questo permette di valutare il valore aggiunto di una scuola.

Parole chiave

Standards
Risultati degli esami
abilità di base (inglese e matematica)
standards della scuola
qualità dei docenti
confronti internazionali

Il curricolo
Quali materie insegnare?
contenuti vs abilità
corsi professionali (troppo tardi iniziare a 16 anni)

Valutazione dei progressi degli alunni
Testing e valutazione da parte dei docenti
cosa misurano i test? E le soft skills (competenze trasversali e sociali)?

Finanziamenti delle scuole
Tagli del budget
finanziamenti extra per scuole con alunni in situazioni di disagio

Reclutamento e formazione dei docenti
mancano docenti di materie scientifiche
scuole di formazione anziché formazione gestita da Università
standard professionali

Patrizia Calanchini Monti e Rosa Maria Caffio

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