martedì 7 aprile 2015

Quel senso dell’umorismo che non fa ridere


Ci sono genitori che usano continuamente doppi sensi (anche a sfondo lievemente sessuale) ammiccamenti,paradossi e altri artefici del discorso per fare i simpatici, con i propri figli e con i figli degli altri.
Finchè lo fanno tra adulti fa benissimo (anzi non va sempre bene). Diciamo che se fatto con il giusto garbo e intelligenza il senso dell’umorismo piace perchè è un buon modo per sdrammatizzare.

Quando gli adulti usano un senso dell’umorismo spinto e gratuito con i bambini lo trovo di pessimo gusto: perchè i bambini non capiscono e ci rimangono male perchè questo è un modo come un altro per ostentare potete perchè fanno ridere solo agli allocchi come loro perchè mostrano poco rispetto e poca empatia verso il mondo dei bambini e il loro modo di ragionare e capire che è diverso dal nostro. 

Ci sono maestri di tutti i gradi della scuola che usano il senso dell’umorismo (anche macabro) per comunicare quotidianamente con i loro alunni, non è eccezione è una regola.

E cosa capiscono i bambini? Che gli adulti sono degli idioti, sono delle persone che non sanno confrontarsi con temi delicati, che non sanno gestire le difficoltà di relazione, che non sanno affrontare con decisione un confronto. Che la buttano in caciara, si dice a Roma.
La violenza contro le donne comincia anche da qui. Da quando un papà ammicca al figlio maschio dicendo: la mamma è isterica oggi, avrà il suo periodo oppure quando un maestro chiede alle bambine della classe di riordinare mentre i maschi continuano a fare wrestling per passa-tempo. E sapete perchè lo fa? Non perchè è un bastardo sessista, noooo, nessuno di noi gente per bene lo è. Lo fa solo perchè è più facile. Perchè le bambine sono miti, attente e predisposte alla collaborazione mentre i maschietti (di 4, 5, 6, 7 anni) non si girano neanche ad ascoltare quando gli si chiede qualcosa (questo per generalizzare ovviamente). D’altronde qualcuno gli chiede mai di sparecchiare a questi poveretti? Quando sono più grandi poi, i maschi, cominciano a tirar su le gonne e i papà ridono.I bambini non ce l’hanno quel senso dell’umorismo. Almeno non quel senso che piace agli adulti. Quello fatto di battute sporche, di derisione e di luoghi comuni. 

E’ ovvio che ai bambini piace ridere, schernire bonariamente ed essere complici dei più grandi quando si condivide insieme uno scherzo o una battuta che loro possono cogliere e apprezzare. Quello che non hanno è l’intento di far male sotto false spoglie, ferire con una battuta oppure prendere in giro per umiliare. Se vogliono umiliare (e lo sanno fare bene) non si sognano di usare la sofisticata leva dell’umorismo. Perchè dovremmo insegnarglielo noi?

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