A. F. Harrold, poeta inglese che tiene laboratori nelle scuole, è in libreria con "Il mio amico immaginario", e sarà protagonista al Festivaletteratura di Mantova. Su ilLibraio.it racconta la sua esperienza di promozione della lettura (e della scrittura creativa) tra i più piccoli: "Credo che la poesia sia un’introduzione perfetta alla letteratura per la più ovvia delle ragioni: le poesie sono corte. E spesso sono divertenti...". E ancora: "In veste di poeta, o almeno di poeta per bambini, sono molto sciocco, buffo, il tipo che saltella in giro senza alcun riguardo per la propria dignità..." - Il suo intervento
Da molti anni, da molto prima di diventare scrittore di romanzi per ragazzi, sono poeta. E uno dei pochissimi modi per guadagnarsi da vivere come poeta (le vendite dei libri non aiutano mai molto) è tenere dei corsi, dei laboratori.Ecco perché ho trascorso gran parte dell’ultimo decennio visitando scuole per cercare di invogliare i bambini a scrivere qualcosa di proprio.
In veste di poeta, o almeno di poeta per bambini, sono molto sciocco, buffo, il tipo che saltella in giro senza alcun riguardo per la propria dignità. Quando cominci un giorno di scuola in aula magna, dove un signore barbuto, ciccione e buffo, che dovrebbe essere lì a insegnare qualcosa, si mette invece a saltare davanti al pubblico, sputando poesie a destra e a sinistra, allora la letteratura non sembra poi così noiosa.
Durante i miei corsi, mostro ai bambini dei modi semplici per iniziare le proprie poesie, ma personalmente sono più interessato a divertirmi con il linguaggio, con il suono e il significato delle parole. Anche i nonsense hanno una loro musicalità. Perché usare una parola comune e noiosa quando, con un po’ di sforzo di fantasia, il cervello può trovarne una più interessante?
Un lettore riluttante può essere scoraggiato dai libri, anche se il malloppo di pagine non è particolarmente spesso o lungo, se c’è un ammasso di testo. Può intimidire. E io credo che la poesia sia un’introduzione perfetta alla letteratura per la più ovvia delle ragioni: le poesie sono corte. Spesso le poesie sono divertenti. Un libro di poesie non ha bisogno di essere cominciato all’inizio e finito dalla parte opposta: è fatto per pescare a caso.
Dovreste mettere i libri di poesie in bagno.
Se sentirete vostro figlio o vostra figlia ridere mentre sono lì dentro, sarà un buon segno.
In più, un libro di poesie può nascondere dietro la sua copertina sentimenti diversi, pensieri variegati. Potrebbe essere che sia stata una poesia buffa ad attirare l’attenzione di un bambino su quel libro specifico, ma poi quando volterà pagina ne leggerà una triste, e poi una seria, e potrebbe sorprendersi ad amare anche quelle.
E una volta cominciato a leggere, si potrà affrontare qualsiasi testo. A volte i primi passi nella letteratura saranno piccoli, in punta di piedi, cauti, giocosi, ma non c’è niente di sbagliato in questo approccio.
Perciò, in breve, direi che la poesia è uno dei modi con cui i bambini possono arrivare ad amare la letteratura, ma ci sono molte altre porte d’accesso e ogni bambino è diverso dall’altro. Voi ricordate come avete trovato la vostra via nel mondo dei libri?
(traduzione di Manuela Salvi)
IL LIBRO E L’AUTORE – Il mio amico immaginario di A. F. Harrold(Mondadori, illustrazioni di Emily Gravet) racconta una poetica storia di amicizia e crescita, e vede protagonista la fantasia di Amanda, che sa trasformare una lampada in un albero esotico e un gatto addormentato in una bomba a orologeria. E le permette anche di vedere Rudger, il suo amico immaginario. Ma il sinistro signor Bunting, cacciatore di amici immaginari, ne ha annusato la presenza e lo vuole catturare. Così Rudger è costretto a separarsi da Amanda e a rifugiarsi in una biblioteca dove vivono tutti gli amici immaginari rimasti senza bambini a immaginarli. Ma può un ragazzo che non esiste sopravvivere nella realtà? A. F. Harrold è un poeta inglese, e ha vinto numerosi premi e collaborato con prestigiosi festival di poesia e con la BBC. Lavora nelle scuole, dove tiene laboratori e concorsi di poesia per i ragazzi.
L’APPUNTAMENTO – L’autore sarà protagonista al Festivaletteratura di Mantova giovedì 10 settembre, alle ore 17.45, presso la Casa del Mantegna. Con Harrold ci sarà Manuela Salvi.
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