lunedì 8 febbraio 2016

PICCOLE RIFLESSIONI - MAMMA

Buongiorno, ci è arrivata questa segnalazione via messanger, non sappiamo se trovata su un testo, un sito (e vi chiediamo di citare la fonte nel caso!! Giusto per correttezza) o scritta di primo pugno. Certo è che ve la giriamo come piccola riflessione sul ruolo di mamma.

Io non sono più V.… Sono la mamma di A.… e questo la dice lunga.
Oramai mi presento di rado con nome e cognome, a meno che io non debba contattare la banca, l’operatore telefonico o l’ufficio per notificare un ritardo.
Sona la mamma di A. persino quando prenoto una messa in piega o la spesa a domicilio.
Ai miei occhi è così piccola, riccioluta, profumatissima. Un uragano di vita, un’esplosione di gioia.
Devo ammettere che il nostro non è stato amore a prima vista. Ero incredibilmente stanca e stravolta per realizzare quanto accadeva alle 08:08 del 27/09/2012. Non l’ho amata immediatamente. In fondo, in quell’istante e per mia scelta, lei aveva stravolto la mia vita in maniera prepotente ed inesorabile. Era già più grande di me. Come importanza, intendo. Immagina il sole nascosto da un stella ancora più luminosa. Ecco. Era più o meno così. Io esistevo, ma lei di più. E poi ho iniziato ad amarla quasi in punta di piedi, quasi avessi terrore di un amore tanto grande quanto incontenibile. Sono la mamma di Arianna, perché l’ho sognato, l’ho scelto, l’ho voluto. Io sono la signora V.R., la mamma di A. Lo sarò per sempre. Ed anche oltre.


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