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Sono nata sotto il segno della bilancia e sono, tra le altre cose, un’insegnante di yoga. La ricerca dell’equilibrio è quindi una costante nella mia vita. Uno dei nodi centrali in tal senso è stato, negli ultimi undici anni, l’educazione dei miei figli. Sono stata (e sono tuttora) una “mamma chioccia”, ma ho la fortuna di vivere in un Paese nel quale la cultura predominante spinge a dare ai figli la massima autonomia. L’esperienza di insegnamento nella scuola Montessori non ha fatto che accentuare l’importanza di questo aspetto nell’educazione dei miei figli.
Molti genitori amorevoli commettono l’errore di proteggere o di assistere i propri figli in modo eccessivo. Un bambino assistito in ogni suo gesto sarà schiavo dei genitori, dipenderà da loro per ogni minima esigenza e, probabilmente, non acquisirà una grande fiducia in sé. Maria Montessori esortava genitori ed educatori ad aiutare il bambino a fare da sé. Attenzione: si parla di AIUTARE il bambino ad essere autonomo e non di lasciare che se la sbrighi da solo. Prima di lasciarlo camminare con le sue gambe, dovremo assicurarci che sappia stare in piedi, che abbia calzature adeguate se si trova all’esterno, che non ci siano pericoli nelle vicinanze, eccetera. “AIUTARE il bambino a fare da solo” non significa starsene comodi in poltrona mentre lui cresce ma offrirgli tutti gli strumenti per raggiungere i propri obiettivi, oltre ad una presenza amorevole e rassicurante.
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