Orti in classe: i progetti in Italia
Formare i bambini coltivando la terra: i progetti sugli orti in classe sono realtà sempre più diffuse in Italia.
Si deve all’educatrice Giuseppina Pizzigoni il merito di aver costruito nel lontano 1927 la prima scuola a contatto con la natura. La Rinnovata Pizzigoni di Milano, continua ancora oggi ad essere il fiore all’occhiello di una formazione scolastica basata sul rispetto della natura e la sperimentazione a contatto con la terra.
Negli ultimi anni sono sempre più le scuole pubbliche che hanno dato il via ad una serie di progetti simili, con il patrocinio dei vari Comuni o sostenute da Associazioni locali. Questi progetti hanno trovato anche il sostegno da parte del MIUR e del MIPAAF, valorizzando l’esperienza educativa che potrebbero apportare.
Sempre a Milano ad esempio vi segnaliamo “MiColtivo, Orto a scuola!” degli Istituti “Maffucci” e “Ilaria Alpi”. Il progetto, nato nel 2012, rientra nell’ambito del programma civico “I Progetti della Gente”. Il progetto vede i bambini impegnati nella coltivazione di orti didattici nei cortili delle scuole, un monito verso un’alimentazione più sana.
Ortiscolastici.it: un’altra esperienza di apprendimento che valorizza il contatto con la natura.
Altri due progetti interessanti sono stati messi a punto da due associazioni: Civiltà Contadinapropone 2 laboratori didattici “Orto in classe” e “Le emozioni: erbe aromatiche”, rivolti ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie; mentre “Verde libera tutti“, ha deciso di premiare i 10 progetti più green delle scuole.
Tra i grandi nomi del settore non potevamo non citare il progetto “Educazione alla campagna amica” della Coldiretti, un vero e proprio tour nel mondo dell’agricoltura e dell’etica eco-sostenibile, volto a sensibilizzare i bambini sulle pratiche dell’agricoltura, i valori di un’alimentazione sana e di uno stile di vita a basso impatto ambientale.
In passato avevamo parlato di Ortiscolastici.it, un bel progetto di orticoltura didattica a scuola ideata da Emilio Bertoncini: un’esperienza nata in provincia di Lucca, che prevede anche corsi ed iniziative formative rivolte a educatori ed insegnanti motivati a raccogliere questa sfida.
Altra bella esperienza è quella realizzata da Slowfood, “Orto in condotta”: ad oggi si contano507 orti biologici distribuiti su tutto il territorio nazionale e affidati a classi dove le insegnanti vengono adeguatamente formate da docenti di Slowfood. Un modo per coinvolgere a 360° la scuola, facendo riscoprire ai bambini gusti e tradizioni completamente sabotati dai processi industriali.
E per chi crede che ci siano limiti d’età, lasciatevi stupire dall’esperienza dell’asilo nido “Agrinido Il Girotondo”, dove dai 3 mesi i bambini sono a contatto con orti e animali e imparano anche come produrre marmellate e tanto altro a partire dai prodotti della terra.
Per chiudere vi riportiamo un’altra bella esperienza sviluppata dall’Istituto comprensivo statale G. Binotti di Pergola, in provincia di Pesaro Urbino, dove i bambini sono direttamente coinvolti nella coltivazione di un orto biologico i cui prodotti vengono utilizzati presso la mensa scolastica. In tal modo i bambini hanno modo di seguire i vari processi di produzione e di avvicinarsi al mondo del biologico.
Inoltre l’esperienza è stata racchiusa in un libro “L’insalata era giù l’orto” e in due video che stanno raccogliendo grandi consensi tra i vari concorsi scolastici.
Educare i bambini alla natura, aiutarli a ritrovare quelle radici oramai soppiantate da una tecnologia sempre più invasiva, è il modo migliore per crescere un domani adulti responsabili e coscienti dei doni che ci offre la nostra terra.
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