Stop alla violenza in famiglia
Una campagna di sensibilizzazione e un opuscolo con tutte le informazioni utili per interrompere la violenza intrafamiliare
3928 donne, questi i numeri delle vittime di violenza che nel 2014 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza per le donne in Emilia-Romagna. Un fenomeno in aumento nella nostra regione, che vede coinvolti mamme e bambini bisognosi di aiuto e tutela. Ecco perché l'assessorato regionale alle Pari opportunità e il Tribunale per i Minorenni di Bologna hanno realizzato un kit informativo, per far conoscere alle donne con bambini quale tutela è loro assicurata nei casi in cui siano vittime di violenza da parte del partner e quale intervento la giustizia minorile e le istituzioni mettono a disposizione in queste situazioni.
Se chiedo aiuto mi porteranno via i bambini?, questo il titolo della pubblicazione che vuole risponde ai principali quesiti che le donne si pongono nel momento in cui si trovano ad affrontare una situazione di violenza familiare, come per esempio: "Quali conseguenze può vivere un ragazzo o una ragazza cresciuto in una famiglia dove la mamma subisce violenza dal partner?", oppure "Che cosa fa il Tribunale per i Minorenni quando viene segnalata una famiglia dove la mamma è vittima di violenza?".
Il progetto nasce dalla consapevolezza che i percorsi giudiziari non sempre sono di facile comprensione quando si è in difficoltà e che il timore che sporgere denuncia, o rivolgersi ai servizi sociali, comporti un allontanamento dei figli può essere così alto da indurre una donna a non cercare protezione. Per questo è importante spiegare che no, una mamma vittima di violenza non rischia di perdere i propri bambini, che i piccoli vengono protetti così come il rapporto con la madre che li accudisce. In che modo può, quindi, intervenire il Tribunale per i Minorenni? Lo può fare a più livelli e, se necessario, fare in modo che madre e figli siano trasferiti in un luogo a indirizzo nascosto e protetto o obbligare il maltrattante ad uscire di casa e incontrare i piccoli solo con il tramite del servizio sociale.
L’opuscolo, accompagnato da una locandina, sarà disponibile nei luoghi e tra gli operatori che possono essere maggiormente a contatto con le donne: centri per le famiglie, centri antiviolenza, studi medici o pediatrici, forze dell’ordine e servizi socio sanitari. Ad accompagnarlo anche una locandina “Aiuta te stessa e i tuoi bambini”.
Opuscolo e locandina sono pubblicati e scaricabili anche dal nuovo portale per le pari opportunità, che conterrà tutte le informazioni pratiche, utili e aggiornate di interesse sulle iniziative in programma nelle diverse città e organizzate dalle istituzioni e dalle associazioni e realtà del volontariato. Il portale conterrà anche link a siti tematici (dedicati al contrasto alla violenza o alla discriminazione, alle politiche sociali e di conciliazione, alla salute), così come notizie sulle norme in vigore, su pubblicazioni e video, sui bandi europei dedicati al tema della parità di genere o contro la violenza.
Per poter intraprendere un primo passo e uscire dalla violenza è importante rivolgersi alle Forze dell'Ordine o ai Servizi Sociali Territoriali.
Per le mamme residenti in Emilia-Romagna è inoltre possibile rivolgersi ai Centri Antiviolenzapresenti sul territorio o telefonare al numero verde 1522.
Nessun commento:
Posta un commento
se vuoi lascia un commento