"L’Altro Spazio", apre a Bologna il primo bar completamente accessibile
Un bancone basso unico al mondo, per permettere anche ai clienti in sedia a ruote di ordinare, menù in Braille e mappe tattili. E poi concerti, reading, performance accessibili a tutti. L’Altro Spazio, un progetto dell’associazione Farm per l’inclusione, inaugura il 29 ottobre
Dietro al bancone ci sarà una ragazza in sedia a ruote, insieme con altri colleghi ipovedenti, sordi, o con qualche disabilità: pronti a spillare birre e a servire sfiziosi brunch domenicali, la brigata di cucina e il personale di sala sono pronti a rimboccarsi le maniche. ‘L’Altro Spazio’ è pronto ad aprire i battenti. Interamente ideato e costruito a misura delle persone con disabilità, inaugurerà il 29 ottobre alle ore 19.30.
Le due vetrine del locale si affacciano su via Nazario Sauro, una delle vie del centro storico di Bologna, e affacciandosi all’interno è impossibile non notare il bancone, più basso di quelli a cui si è abituati. Basso perché accessibile sia alla barista sia ai clienti in sedia a ruote: intorno, nessun filo corre sotto le celle e le dispense, tutto è interrato. Su una parete, la rappresentazione visiva dei rumori della galassia: una vera e propria cartina, tratteggiata a partire dai suoni rubati da uno scienziato allo spazio e tradotti in linee, lettere e numeri. I menù e la carta dei vini sono scritti anche in Braille, c’è una mappa tattile per capire come orientarsi, le strutture sono fisse e stabili. Lo staff è preparato a tradurre le informazioni visive per le persone cieche e a utilizzare la lingua dei segni per le persone sorde: al bar saranno disponibili diversi sistemi per favorire la comunicazione.
Ogni 3 mesi sarà scelto un tema per la programmazione, sia degli eventi sia del menù: il primo è ‘Nobody Land’. “Ho pensato a un non luogo, un mondo che ancora non esiste – spiega Jascha Blume, artista e filmaker olandese chiamato a gestire la pianificazione trimestrale –. Una zona grigia tra due realtà di conflitto perché nessuno ha il coraggio di oltrepassare il confine. Una situazione di impasse che si crea spesso anche nella comunicazione, quando sbagliamo interpretazione”. Il menù e tutti i dettagli – stoviglie incluse – si adatteranno al tema, trasformandosi a seconda dell’occasione.
Sono previste cene al buio, reading, concerti, incontri e performance. Ci sarà uno spazio riservato ai bambini e un luogo gestito dal centro di poesia ‘al verso 61’ dove assistere a reading organizzati, oltre che una libreria dove leggere i libri dei poeti contemporanei. La cucina sarà a base di prodotti stagioni, e la domenica sarà possibile ritirare uno dei pacchi confezionati da Orto Circuito, un servizio di consegna di prodotti freschi di produttori e allevatori dell’hinterland bolognese. Il piano superiore accoglierà la sede dell’associazione culturale Farm e i corsi de ‘L’Altra Scuola’: lezioni settimanali di sensibilizzazione al Braille, alla Lis, corsi di lingua, di informatica per anziani (incluso l’uso di smartphone e tablet), di italiano per stranieri, di pittura, fotografia e taglio e cucito.
Foto di Rodolfo Giuliani/C7
“L’Altro Spazio è una sfida per distruggere, materialmente e non, il concetto di inabilità. Un’idea errata: chi è inabile lo è solo perché il mondo intorno a lui è inaccessibile – spiega Nunzia Vannuccini, presidente di Farm –. È la prima volta che uno spazio viene concepito per concentrarsi sull’altro, su qualcuno che ci sembra lontano e diverso ma non lo è. Sarà lo specchio di un piccolo mondo ideale, al quale chiunque – normodotato o non – potrà contribuire”. L’Altro Spazio è aperto tutti i giorni dalle 12 all’1.30, nel weekend fino alle 3. (Ambra Notari)
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