Quando tornò l’arca di Noè
Lia Levi, Piemme, 2015, (Il battello a vapore)
dagli 8 anni
Siamo a Roma nel 1943. Ci sono le leggi razziali che impediscono ai bambini ebrei di frequentare la scuola pubblica e ai papà di continuare a lavorare. Compaiono cartelli che impediscono agli ebrei di entrare nei negozi, come ai cani e ai mendicanti.
La storia è quella dei bambini della III A della scuola ebraica, della loro vita di tutti i giorni in famiglia, durante i giochi e in classe. I bambini non capiscono bene quello che accade intorno a loro, ma sono rapiti dalle storie avvincenti della Bibbia che la maestra racconta loro. Nello scorrere dei giorni vedono i genitori esultare alla caduta di Mussolini, ma la situazione non è certo risolta. Le famiglie devono fuggire e nella fuga, nel modo in cui si mettono in salvo i bambini ritrovano le storia ascoltate, l’arca di Noè, il re Salomone, Isacco e Giacobbe.
L’autrice Lia Levi, che ha vissuto la sua infanzia in quegli anni, alla fine ci racconta che i bambini della storia e le loro famiglie si sono salvate, ma ci dice di non dimenticare che la realtà è stata molto più tragica.
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