lunedì 11 gennaio 2016

In arrivo oltre 8 mila "animatori digitali" nelle scuole italiane

Il progetto rientra nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), lanciato a fine ottobre dal Miur. Si tratta di docenti che avranno il ruolo di sviluppare il piano di digitalizzazione degli istituti e della didattica nei prossimi tre anni. 

Prevalgono donne e settori scientifici

ANIMATORI DIGITALI operativi nelle scuole da domani 7 dicembre. Come previsto dalPiano Nazionale Scuola Digitale(PNSD), lanciato a fine ottobre dalMiur, saranno 8.303 queste nuove figure che inizieranno la loro attività nell'ambito della digitalizzazione scolastica e della promozione di progetti innovativi nelle aule per il prossimo triennio. Il Ministero, inoltre, ha individuato anche 50 scuole che avranno la funzione di centri propulsivi per la formazione degli animatori digitali.

La figura dell'animatore. Si tratta di insegnanti di ruolo particolarmente esperti di digitale, che svolgeranno un'attività di supporto al proprio istituto. Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha chiesto alle singole scuole di nominare i loro animatori digitali entro lo scorso 10 dicembre. Per tale operazione è stata attivata una piattaforma online dal 23 novembre al 10 dicembre, tramite la quale i dirigenti scolastici hanno potuto inserire nome e dati del docente scelto. Gli insegnanti selezionati avranno il compito di gestire attività di formazione interna, coinvolgere la comunità scolastica e trovare soluzioni innovative per la didattica. La figura dell'animatore digitale è nuova per la scuola italiana, ed è stata inserita dal PNSD per venire incontro all'esigenza di rinnovamento dell'istruzione.

Ruolo nel processo di digitalizzazione della scuola. L'animatore avrà il compito di seguire e promuovere attività, incontri e soluzioni innovative in un programma spalmato sui prossimi tre anni. Le sue funzioni saranno prettamente quelle di stimolare la formazione interna del personale scolastico, promuovere laboratori e attività, organizzare workshop facendo interagire anche le famiglie. Dovranno inoltre realizzare progetti concreti che permettano di trovare soluzioni innovative per la didattica, come per esempio l'uso di particolari strumenti in dotazione all'istituto, oppure informare su metodologie particolari diffuse in altre scuole, o costituire un laboratorio di coding per gli studenti.

Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), è stato presentato lo scorso 27 ottobre dal ministro dell'istruzione Stefania Giannini per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest'anno (legge 107/2015 - La Buona Scuola). Il documento ha la finalità di introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l'idea di apprendimento permanente ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Le azioni previste sono state già finanziate,tramite le risorse stanziate dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei per un totale di un miliardo di euro. In tutto gli animatori digitali saranno circa 8.500. Per la formazione degli animatori è stato firmato un decreto che mette a disposizione 850 mila euro, da ripartire a livello regionale: ad ogni scuola, inoltre, come primo intervento di supporto, verranno assegnati 1.000 euro per la realizzazione delle attività e dei progetti dell'animatore digitale.

Primato di donne e dell'area scientifica. Una distribuzione, quella degli animatori, che vede una prevalenza delle donne (4.594 donne contro 3.709 uomini) di età media 45 anni e un primato di Lombardia e Campania che hanno il più alto numero di animatori, con rispettivamente 1.123 e 1.008 docenti scelti. Tra gli animatori ci sono 5.443 docenti del I ciclo d'istruzione, 2.860 del II ciclo, e 2 su 4 provengono dall'area scientifica.

Premi alle scuole. A partire da dicembre sono iniziati vari eventi per la promozione del progetto. Uno fra tutti il concorso #ilmioPNSD, per il quale gli studentihanno dovuto


raccontare in 180 secondi le attività realizzate dalle loro scuole in materia di digitale. Il primo premio è stato di 7.170 euro, mentre mentre dal secondo al quinto posto sono stati assegnati 6.000 che i vari istituti potranno utilizzare per l'acquisto di strumenti informatici.

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