lunedì 1 febbraio 2016

Riflessioni sull’educazione “al rischio” e bambini super protetti: tra controllo e libertà




N.B: questo testo di Hanna Rosin è la 2° PARTE di un articolo più lungo che abbiamo chiamato “Il bambino super protetto“. Ne pubblichiamo uno alla settimana. 

Se vuoi leggere la 1° PARTE “Il bambino super protetto: l’esempio del parco giochi ”The Land” clicca qui

“Nel 1978, Frank Nelson, un bambino ai primi passi, si arrampicò su uno scivolo di tre metri e mezzo con la madre Debra a pochi passi da lui. La struttura, installata tre anni prima, era conosciuta come “il tornado” perché lo scivolo si avvolgeva su se stesso, ma il piccolo non arrivò mai in fondo. Cadde nel buco fra il corrimano e i gradini, battendo la testa sull’asfalto.

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