lunedì 30 marzo 2015

La scuola in ospedale

A garanzia del diritto allo studio, per tutti i bambini malati che non possono frequantare per lunghi periodi la scuola


La Scuola in ospedale e quella a domicilio è una realtà consolidata in Italia per permettere il proseguimento degli studi a bambini e ragazzi che, colpiti da una grave malattia, sono costretti a frequenti ricoveri in ospedale e lunghi percorsi di cure e riabilitazione a casa.

Nell’anno scolastico 2013/2014 sono stati 72.765 i ragazzi che, a causa di un ricovero ospedaliero, hanno potuto continuare a studiare grazie alla Scuola in ospedale e 1.235 che obbligati a rimanere a casa, dopo essere stati dimessi, hanno usufruito della scuola a domicilio grazie all’impegno di 3.400 docenti provenienti da 1.015 scuole.

Il servizio d’istruzione domiciliare per i bambini e i ragazzi con gravi patologie si è diffuso dal 2003 in tutte le realtà territoriali, indipendentemente dalla presenza di strutture sanitarie e pediatriche.

Gli studenti che hanno usufruito del servizio della Scuola in ospedale a causa di un ricovero della durata compresa tra i 2 e i 7 giorni sono stati 41.783, mentre 7.610 quelli che hanno avuto una degenza inferiore ai 15 giorni. I bambini e ragazzi invece che hanno affrontato un ricovero superiore alle due settimane sono stati 4.129. Infine 19.243 alunni hanno usufruito del servizio durante un day hospital.

Nell’anno scolastico 2013/2014 le sezioni scolastiche sono state 240 distribuite in 141 ospedali. Grazie alle sezioni scolastiche bambini e ragazzi appartenenti a diverse scuole di ordine e grado hanno potuto proseguire gli studi nonostante i frequenti e prolungati ricoveri. Gli alunni che usufruiscono della scuola in ospedale vengono valutati in itinere, grazie anche al raccordo continuo con la scuola e la classe di provenienza, e al termine dell’anno scolastico il percorso svolto viene riconosciuto e validato.

I docenti che si trovano a svolgere la loro professione in ambiente ospedaliero, o durante una degenza domiciliare, devono possedere non solo competenze disciplinari ma anche affettivo-relazionali, ed allo stesso tempo essere capaci di utilizzare molteplici strumenti e tecniche ed essere in grado di mantenere rapporti significativi con i medici e con la famiglia. Quindi risulta importante inserire nella formazione iniziale dei docenti un modulo di didattica per l’insegnamento a studenti che si trovano a vivere una degenza ospedaliera o domiciliare.

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