Farmaco amico, si estende il progetto per il riutilizzo dei farmaci non scaduti
Più che raddoppiate le farmacie che aderiscono al progetto reso possibile grazie alla disponibilità e collaborazione di numerose realtà locali.
"Farmaco Amico - afferma l'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini - rappresenta un’azione concreta per la prevenzione dei rifiuti, ma ha bisogno, per la sua riuscita, di una rete capillare di attori: istituzioni, imprese, società civile e singoli cittadini che insieme possono mettere insime la sostenibilità (con la produzine di meno rifiuti) e la solidarietà (fornendo aiuto ai bisognosi)".
Partito a febbraio del 2013 con 10 farmacie aderenti, il progetto, promosso da Comune di Bologna ed Hera, grazie al supoprto e al coinvoglimento di Fondazione ANT, Last Minute Market, l’Ordine dei Farmacisti, l’Azienda USL di Bologna, Ascomfarma, Federfarma e AFM, ha fatto registrare ottimi risultati e l’adesione di ulteriori 17 farmacie ha ampliato il respiro di questo progetto che ha l’obiettivo di recuperare farmaci non scaduti con precise caratteristiche e creare una rete solidale sul territorio.
I farmaci devono essere depositati dai cittadini in appositi contenitori messi a disposizione da Hera presso le farmacie di Bologna che hanno aderito all’iniziativa. I contenitori, di colore verde, si vanno ad aggiungere a quelli destinati alla raccolta dei farmaci scaduti, presenti da oltre vent’anni nelle farmacie cittadine.
Per poter essere inseriti nel circuito di riutilizzo, i farmaci devono avere dei precisi requisiti, tra i quali una validità residua di almeno 6 mesi e le confezioni in uno stato perfetto di conservazione, con lotto e scadenza leggibili. Saranno invece esclusi i medicinali che richiedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli di solo impiego ospedaliero, gli eventuali farmaci stupefacenti e quelli con la stampigliatura “campione omaggio”. Da febbraio a dicembre 2014 sono stati ritirati 966 Kg di farmaci ( 375 nel 2013) e di questi recuperati 566 kg (242 l’anno precedente) per un valore di 185.772€ (contro gli 88 mila euro del 2013).
Dalle analisi dei dati sui farmaci raccolti emerge la necessità di migliorare la qualità di quanto conferito e ridurne lo scarto.
Contemporaneamente, e compatibilmente con le capacità di assorbimento, si vuole valutare le possibilità di allargare sia ad altre farmacie la raccolta che l’ingresso a nuovi entri beneficiari. Con opportune iniziative di sensibilizzazione presso le farmacie e con nuovi adesivi sui contenitori dedicati alla raccolta, si prevede di migliorare la qualità di quanto recuperato ed anche la quantità.
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