Dati di grande interesse emergono da una ricerca commissionata da Save The Children
Dati preoccupanti emergono dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi”, realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelēz in Italia e presentata ad Expo 2015, in occasione dei quattro anni di “ Pronti, Partenza, Via! ”.
Il progetto, realizzato in partnership con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) - con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria - ha coinvolto negli ultimi quattro anni 96.000 beneficiari tra bambini e genitori e sono 1400 i professionisti interessati nelle attività.
La ricerca Ipsos descrive bambini e ragazzi abbastanza attenti all’alimentazione, per una buona parte praticano attività sportiva, ma passano anche tanto tempo chiusi in casa davanti alla televisione, ai videogiochi o leggendo un libro.
Quasi un bambino su cinque (17%) in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione deve essere ricercata nella mancanza di possibilità economiche delle famiglie di affrontare questa spesa.
Circa un minore su dieci, invece, non pratica attività motorie neppure a scuola (11%), per mancanza di spazi attrezzati o per l’assenza di attività nel programma scolastico.
I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici (62%) molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all’aperto dove incontrarsi opuure sono sporchi e poco sicuri (66%).
La considerazione che i ragazzi hanno dell’importanza della pratica sportiva e dell’attività motoria resta bassa: solo per meno della metà degli intervistati “uno che pratica sport viene considerato molto bene, perché piacciono i ragazzi sportivi” (46%).
Per uno su tre lo sport non è rilevante per la “popolarità” tra i coetanei (32%) e più di uno su cinque dichiara che tra amici bisogna invece saperne di videogiochi, campionato di calcio e cartoni animati (22%).
Tra i ragazzi che utilizzano la bicicletta, si segnala un incremento del 6% rispetto alla precedente rilevazione nell’utilizzo delle due ruote, percentuale che sale fino al 22% tra i ragazzi fra gli 11 e i 13 anni.
Il ruolo dei pediatri è invece molto importante per l’educazione alimentare dei propri figli, secondo quanto dichiarano i genitori intervistati: il 56% di loro vorrebbe che fosse proprio il pediatra a fornire loro le informazioni necessarie e il 19% si aspetta che questi suggerimenti arrivino dagli insegnanti dei figli a scuola.
Per continuare a sostenere e promuovere la pratica sportiva, Save the Children e Mondelēz International Foundation hanno annunciato che il progetto Pronti, Partenza, Via! verrà esteso fino al 2016 e verrà esteso anche a Roma, Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea.
Per approfondire
Moltissimi altri dati e informazioni sono disponibili nella notizia completa pubblicata sul sito di Save the Children
Nessun commento:
Posta un commento
se vuoi lascia un commento