Oggi parliamo di compiti…
Qualche tempo fa sulla pagina facebook abbiamo condiviso un articolo sui compiti. Ha riscosso molto successo. Il tema infatti da chi ha bambini dalle elementari in su è molto “sentito”. “Ho perso la voce per convincere Isabella a fare i compiti”… “non dirlo a me ieri Filippo lamentava un male alla mano pazzesco, proprio nell’ora dei compiti… dopo magicamente è passato tutto!” Sono normali conversazioni tra mamme in tema di compiti!! I compiti sono troppi, sono pochi, i compiti li fanno mamma e papà, li devono fare da soli. Ecco qualche riflessione che un genitore ha voluto condividere con noi.
Dopo un’iniziale difficoltà di adattamento dei bimbi al ritorno dalle lunghe vacanze estive, molti genitori o nonni si trovano a cercare la formula più vincente per invogliare i bimbi a svolgere i compiti a casa.
In realtà la cosa migliore sarebbe quella di incuriosire i bimbi ai compiti, dire loro che sono diventati grandi e che Il fare i compiti é il loro lavoro.
I bambini da un contesto dinamico e totalmente incentrato sul gioco, si trovano a stare seduti molte ore a scuola, é normale quindi che tornati a casa siano stanchi e si mostrino svogliati. Avere pazienza é fondamentale.
L’errore più comune é quello di fare i compiti al posto loro perché pensiamo che ne abbiamo troppi e con modalità protettiva ci sostituiamo a loro. Questo non fa altro che invalidare la capacità del bambino che ha le risorse per fare i compiti. Inoltre non insegnamo loro il senso del dovere.
Non dimentichiamoci che i maestri sono educatori che studiano e che sono preparati e tarano la difficoltà dei compiti all’età del bambino; devono inoltre rendersi conto delle capacità di ogni singolo allievo e rinforzare alcune cose in cui é deficitario. Se è il genitore che fa i compiti al posto del bambino, l’insegnante non può rendersi conto delle debolezze del proprio allievo.
Può essere utile assistere il bimbo inizialmente, poi però dargli fiducia e fare in modo che sia lui a fare da solo. Farsi raccontare i compiti, visionare i quaderni una volta tornati a casa, ascoltarli ripetere, é utile per i bimbi piú grandi.
Per i bambini più latitanti, ci si deve domandare innanzitutto come mai fanno fatica a svolgere i compiti, che messaggio ci stanno dando? Stanno richiamando la nostra attenzione? Hanno qualche difficoltà nella concentrazione? Oppure banalmente hanno bisogno di andare a dormire prima la sera. Ultimi studi hanno dimostrato che c’è una correlazione tra la mancanza di sonno e la mancanza di concentrazione nel bambino.
Una strategia che possiamo utilizzare per invogliarli è costruire assieme a loro un cartellone in cui segnamo i giorni della settimana e facciamo scegliere ai bambini i loro steakers preferiti. Per ogni giorno in cui fanno i compiti e si impegnano faremo mettere uno steakers. Alla fine della settimana gli faremo un piccolo regalino, anche per fargli desiderare proprio quel gioco lì. Questa “tecnica” é importante proprio perché si basa sui premi e non sulle punizioni. Quindi la logica è “se fai i compiti da solo ti regalo un gioco nuovo o andiamo assieme al cinema a vedere il film che scegli tu” e non “se vai male a scuola ti tolgo il gioco”.
Un’altra riflessione che dobbiamo fare è accettare che ci sono figli diversi da come eravamo noi. Se noi divoravamo libri da bambini non é detto che i nostri figli facciano lo stesso.
L’imitazione é importante, se ci mettiamo a leggere davanti a loro è facile che anche loro lo facciano.
Empatizziamo inoltre con la loro fatica. Non sdrammatiziamo, parliamogli della nostra esperienza scolastica e raccontiamo loro le strategie che abbiamo utilizzato nelle difficoltà. Questo li aiuterà a sentirsi maggiormente compresi.
Un altra stategia che fa sí che i nostri figli facciano i compiti volentieri é rendere tutto un gioco. La gara delle tabelline, la gara dei verbi, fare a gara su chi si ricorda meglio piú particolari del testo da imparare. Mia figlia mi diceva che non servono le tabelline tanto c’é la calcolatrice, io per tutta risposta l’ho portata a fare la spesa al mercato facendola divertire molto.
Oppure si può fare vedere loro i cartoni animati per farli appassionare alla storia greca o portarli al museo per fargli vedere l’arte egizia.
Lodare i progressi e non focalizzarsi su ciò che non va lì aiuta nell’avere maggiore fiducia in loro stessi.
I genitori sono un pò dei maghi, devono sempre tirare furi dal cappello mille stategie e mille trucchi, questo lì fará sentire più efficaci e rimanderà ai figli amore e dedizione.
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