E' quanto emerge dai dati dell'Eurostat, dopo di noi soltanto la Grecia
Ultima in classifica, davanti solo alla Grecia l‘Italia non brilla certo per investimenti nel settore della pubblica istruzione, con una percentuale di spesa pubblica del 7,9% nel 2014 a fronte di una media europea del 10,2%. Sopra di noi Romania, Spagna, Bulgaria e Slovacchia, mentre ai primi posti troviamo: Finlandia, Francia, Danimarca e Austria. Sono questi alcuni dei dati rilevati dall’Eurostat, l’organismo statistico della Commissione Europea.
Il dato risulta ancor più drammatico se si guarda agli investimenti nel settore dell’istruzione universitaria. Infatti, se ci troviamo ancora nella media per quanto riguarda l’istruzione primaria, vediamo che i valori scendono in quella secondaria, per appiattirsi drammaticamente in quella terziaria, arrivando a una percentuale dello 0,3% di Pil mentre in Europa la media è dello 0,8%.
Il Bel Paese non eccelle nemmeno in spesa per la cultura e conquista il penultimo posto con lo 0,7% del Pil, solo davanti alla Grecia (0,6%).
Ma se l’Italia spende poco per istruzione e cultura, qualcosa di più viene però investito per i servizi generali (che comprendono gli interessi sul debito, le spese per gli organi elettivi e gran parte delle spese per il funzionamento della pubblica amministrazione) in quest'area l'Italia spende l'8,9% del Pil (contro il 6,7% medio dell’Unione Europea) e il 17,4% della spesa pubblica a fronte del 13,9% in Ue.
Fonte: http://ec.europa.eu/eurostat
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