Sono ancora stregata dalle pagine della scrittrice francese Marie-Aude Murail, e scrivere di ciò che ho appena finito di leggere non è facile. Avrei dovuto prendermi tempo, ragionare, esercitare la memoria alla ricerca di altre storie che vedano ragazze e ragazzi appassionati di Teatro. La prima considerazione che affiora è che trovandoci in Francia è estremamente più facile per i giovanissimi pensare a "carriere" nel mondo delle arti, anche in quella circense, come capiterà a un personaggio della nostra storia, un personaggio secondario ma scolpito con maestria. Non siamo a Parigi, ma in una città di provincia dove i ragazzi possono tuttavia incontrare il teatro a scuola. E l'esperienza teatrale può segnare tanto da prendere in esame la possibilità di voler essere attrici o attori. I tre protagonisti, una ragazza e due ragazzi, seguiranno i corsi di un professore di arte drammatica e frequenteranno anche lezioni che consentono di acquisire i primi rudimenti circa il corpo nello spazio scenico. Poi ci sono i testi, i personaggi da interpretare: Nora, Caligola, Cyrano, Lorenzaccio, Ippolito... Ed è sorprendente come le scene del teatro classico entrano nel racconto della Murail. Le battute di dialogo sono esplosioni di senso, affondi di vita, così come i corpi, i piedi nudi, e un torace senza t-shirt, fanno percepire il "sangue", per citare Camus, citato anche nel testo.
La figura del professore è grandiosa, brilla di una luce preziosissima. Un romanzo da far leggere a scuola, nei licei come negli istituti professionali, per aprire una porta che lascia intravvedere la possibilità di accedere a percorsi di studio alternativi, seguendo le proprie passioni e provando a superare anche prove impegnative come le tre che si devono superare per entrare all'Accademia di Parigi, corso triennale per trenta ragazzi, selezionati fra più di un migliaio provenienti dalle scuole di ogni angolo del paese.
Il romanzo non è solo questo, è anche la celebrazione del sentimento dell'amicizia e del miracolo dell'amore. Ancora una volta una Murail da Oscar, questo romanzo, come già quello precedente, sarebbero straordinari per il cinema.
G.G.
Nessun commento:
Posta un commento
se vuoi lascia un commento