Via a intesa per valorizzare il patrimonio culturale. Presentati i giovani del Dipartimento regionale e le prime applicazioni dedicate ai siti Unesco della regione
Il protocollo, siglato in Regione, si propone di valorizzare le aree e i siti dell’Emilia-Romagna patrimonio Unesco dal punto di vista culturale e turistico e di favorirne la conoscenza tra le giovani generazioni.
Il presidente Bonaccini: "Insieme possiamo fare della nostra straordinaria ricchezza culturale un volano di sviluppo per il territorio."
E' stato inoltre presentato alle istituzioni il Coordinamento territoriale del Comitato giovani e i progetti e le iniziative in calendario nelle prossime settimane.
Inoltre per far conoscere i siti Unesco della regione e le attività del Comitato giovani sono state realizzate rispettivamente app: “Siti Unesco in Emilia-Romagna-Maps4 You” della Regione e “Mobile Young Unesco”.
Un protocollo d’intesa per valorizzare, da un punto di vista culturale e turistico, le aree e i siti dell’Emilia-Romagna che sono patrimonio Unesco.
È stato firmato a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente Stefano Bonaccini e dal presidente del Comitato Giovani Unesco Paolo Petrocelli.
Obiettivo dell’accordo è quello di mettere insieme risorse e azioni per tutelare e promuovere le tante ricchezze culturali del territorio, ma anche di favorirne laconoscenza tra le giovani generazioni. Proprio partendo dai giovani, dalle idee e dalle competenze che possono offrire. Dopo la nascita ufficiale del Comitato Giovani - con lo scopo di supportare le attività dell’Unesco in Italia nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione attraverso la partecipazione attiva di giovani in iniziative ed eventi di rilevanza nazionale - anche in Emilia-Romagna si è costituito un Coordinamento territoriale,che è stato presentato oggi alle istituzioni.
A livello nazionale il Comitato può contare su oltre duecento giovani, tra i venti e i trentacinque anni, tra cui studenti, ricercatori, professionisti, imprenditori e artisti provenienti da tutta Italia. La delegazione regionale, guidata dalla coordinatrice Nadia Monti, è composta da Veronica Balboni, Federico Ferrari, Sara Gentilini, Gilda Giancipoli, Valentina Manzotti, Lorenza Montaletti, Alessio Pecoraro, Monica Pradelli, Alessandra Todesco e Raffaella Zanotti. Si tratta di uomini e donne selezionati attraverso un apposito bando e impegnati in molteplici settori (ricerca, informatica, economia, arte, giornalismo, industria…).
Numerosi i progetti in campo, che riguardano attività promozionali delle tematiche Unesco, realizzate anche in collaborazione con Apt servizi, e l’organizzazione di iniziative culturali e scientifiche nelle città e nei luoghi che fanno parte del patrimonio Unesco o hanno avanzato la propria candidatura. Un primo strumento già disponibile è una app georeferenziata per individuare e avere informazioni su tutti i siti Unesco dell’Emilia-Romagna.
I siti Unesco della regione
La lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco include 1.031 siti (802 culturali, 197 naturali e 32 misti) presenti in 163 Paesi del mondo, riconosciuti tali per il loro valore universale. L’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (51) inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
In Emilia-Romagna sono 3 le città che conservano siti dichiarati Patrimonio mondiale dell'Umanità: Ferrara, Ravenna e Modena. L’Appennino Tosco-Emiliano e il Delta del Po hanno ottenuto nel 2015 il prestigioso riconoscimento di Riserva Mab (“Man and the biosphere") Unesco. La Biblioteca Malatesta Novello di Cesena è Memoria del Mondo, Bologna è Città creativa per la musica e Parma Città creativa per la gastronomia.
Le applicazioni create per i siti Unesco dell’Emilia-Romagna
Si chiama “Siti Unesco in Emilia-Romagna-Maps4 You” ed è l’applicazione software messa a punto dallaRegione (Servizio statistica e informazione geografica) con l’architetto Gilda Giancipoli, che consente di conoscere tutti i luoghi Unesco dell’Emilia-Romagna, censiti e georeferenziati. TramiteMaps4 You, attraverso la navigazione cartografica si possono individuare l’area di interesse, i singoli monumenti con schede e video descrittivi, le indicazioni stradali per raggiungerli, gli eventi in programma; è anche possibile ottenere collegamenti ai relativi siti web per approfondire la conoscenza dei luoghi.
La Regione utilizza da anni la Moka, un Cms Gis (gestore di contenuti cartografici) per la catalogazione dei propri dati e le informazioni territoriali. Tramite Moka è possibile sviluppare applicazioni Gis, come quella creata per i Siti Unesco e utilizzabile sia con dispositivi Android sia iOps.
Il Dipartimento regionale ha presentato inoltre l’applicazione “Mobile Young Unesco”, estendibile a livello nazionale, che consentirà di conoscere le attività del Comitato Giovani (iniziative, eventi, progetti..); è dotata di un dispositivo che, collegandosi a “Siti Unesco in Emilia-Romagna-Maps4 You”, permetterà di approfondire siti, programmi e documenti. Infine, nell’ambito di una proficua partnership avviata con Mumble, giovane start up modenese nata a Bologna, è stata installata l’innovativa tecnologia iBeacon presso il Museo internazionale e biblioteca della musica, fruibile tramite la piattaforma Artplace Museum.
Le iniziative in programma
Il Dipartimento Emilia-Romagna ha già individuato tre prossimi appuntamenti a cui aderire con l’organizzazione di iniziative su tutto il territorio: il 21 marzo una delegazione sarà all'Istituto penale minorile del "Pratello" di Bologna per laGiornata Internazionale della Poesia, dal 6 all'8 aprile sarà presente un info point presso il Salone del Restauro di Ferrara per far conoscere le attività ed incontrare cittadini ed istituzioni, mentre il 30 aprile anche in Emilia-Romagna verrà celebrata la Giornata Internazionale del Jazz con iniziative e momenti dedicati.
Altri progetti riguarderanno attività promozionali delle tematiche Unesco a supporto della candidatura a Geoparco Unesco del territorio della Provincia di Bologna e Vena del Gesso Romagnola; iniziative in collaborazione con le Soprintendenze locali per la sponsorizzazione di interventi di restauro; attività formative per gli istituti scolastici da realizzare anche attraverso il protocollo siglato con il Ministero dell'Istruzione il 15 gennaio scorso. I progetti proposti e sviluppati dal Comitato e il calendario degli incontri a cui parteciperà saranno pubblicati a breve sul sito ufficiale:www.unescogiovani.it e sull’app “Mobile Young Unesco”. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina FB ufficiale: www.facebook.com/comitatogiovaniunesco; su Twitter @UNESCO_giovani.
I commenti
“Questo protocollo - ha affermato Bonaccini - è la testimonianza di come intendiamo valorizzare il grandissimo patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale della regione. Dall’inizio del nostro mandato l’Emilia-Romagna ha quasi raddoppiato le aree Unesco, con il riconoscimento Mab al Delta del Po e all’Appenino Tosco Emiliano e a Parma Città creativa per la gastronomia. L’anno scorso - ha aggiunto il presidente - in Emilia-Romagna sono arrivati 1,6 milioni di turisti in più e a breve approveremo in Assemblea la nuova legge sul turismo, un settore che consideriamo strategico per la crescita e la ricchezza del territorio”.
Il presidente del Comitato Giovani Unesco Paolo Petrocelli ha sottolineato il valore aggiunto che possono portare i giovani nella promozione del patrimonio culturale italiano: “Ci siamo assunti la responsabilità di mettere la nostra forza a servizio delle istituzioni. E siamo contenti di farlo partendo dall’Emilia-Romagna, una regione ricca di storia e di bellezza, a cui i turisti guadano con sempre maggiore interesse”.
Nadia Monti, coordinatrice del Dipartimento regionale Comitato Giovani Unesco: “Il Comitato Giovani nasce con un obiettivo chiaro e ambizioso: rivitalizzare il sistema culturale e scientifico tramite il lavoro, l’entusiasmo, la passione, le idee di una generazione di giovani preparati e motivati. Con la Regione Emilia-Romagna intendiamo avviare un percorso importante di collaborazione con le istituzioni, le realtà accademiche, i grandi partner di riferimento del mondo dell’imprenditoria, della tecnologia e dell’innovazione”.
Massimo Mezzetti, assessore regionale a Cultura e Politiche giovanili: “C’è tra i giovani una riscoperta della bellezza e del valore dell’impegno nel campo dei beni culturali, che noi vogliamo ampliare sempre di più. Per questo obiettivo è fondamentale che le istituzioni e le associazioni si muovano insieme e il protocollo siglato oggi va in tale direzione. Quanto consideriamo importante questo settore è dimostrato anche da una precisa scelta che abbiamo fatto: aver raddoppiato i fondi destinati alla cultura”.
Liviana Zanetti, presidente Apt Servizi: “L’aumento di turisti in Emilia-Romagna è sempre più determinato dall’elevata attenzione verso il patrimonio culturale diffuso e conservato sul territorio. Valorizzarlo significa dunque offrire e stimolare nuove opportunità di conoscenza”.
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