Periodo di iscrizioni a scuola. Parlando con una mamma che iscriverà la bimba a scuola il prossimo anno ci siamo interrogate sulla Lim, la lavagna multimediale. Alcune scuole le usano, altre no. Ma quali sono i punti di forza delle Lim e sull’apprendimento dei bimbi? Non è un criterio di scelta della scuola futura, ma ecco cosa ci ha risposto la dottoressa Camilla Targer, pedagogista e mediatrice familiare
Le LIM (o lavagne multimediali) rappresentano un nuovo dispositivo educativo, presente in Italia da una decina di anni. Nelle classi che ne sono dotate, la LIM non necessariamente sostituisce la lavagna tradizionale, ma la affianca fornendo un nuovo modo di gestire la didattica, arricchito con gli spunti e le funzioni che le moderne tecnologie possono offrire.
Questo porta un cambiamento nella normale gestione della lezione o meglio una sua integrazione, in quanto ora la didattica frontale, la lettura di testi e le esercitazioni individuali possono essere arricchite (non sostituite) dall’uso di immagini, foto, filmati ecc. che servono ad approfondire e spiegare nozioni e concetti: un bel cambiamento sia per i docenti (che sono chiamati ad integrare il proprio bagaglio con nuove competenze) che per gli alunni, che possono sperimentare un modo nuovo di vivere la scuola.
La LIM, infatti, fra le sue caratteristiche principali ha quella di stimolare in modo diverso i bambini, catturandone l’attenzione (somiglia alla loro tanto amata TV o tablet), proporre le informazioni in modo meno convenzionale e in un linguaggio che somiglia di più al loro, e può avvicinarsi maggiorente a tutti quei bisogni di apprendimento (compresi i BES – bisogni educativi speciali) che non trovano adeguato stimolo e/o supporto nei metodo tradizionali.
La LIM stimola l’apprendimento visivo e favorisce la capacità di astrazione, l’analisi e di problem solving, l’attenzione e la memoria, oltre ad essere un ottimo strumento per favorire l’apprendimento cooperativo ed il lavoro di gruppo – con risvolti positivi sulla curiosità, sulla motivazione e sul coinvolgimento attivo della classe – senza dimenticare la familiarizzazione con le nuove tecnologie, l’apprendimento in forma ludica (imparare è un gioco) e lacreatività!
I vantaggi sono davvero tanti, anche se purtroppo esiste anche qualche nota dolente: non tutte le classi ne sono dotate (non sono particolarmente economiche), gli insegnanti necessitano di conoscenze informatiche adeguate, potrebbe essere usata in modo passivo (ad esempio solo per vedere video) ed inoltre troppa esposizione alla luce e allo schermo potrebbe sovraccaricare i bambini di stimoli visivi, in particolare se, come spesso accade, quando tornano a casa giocano con il computer e guardano i cartoni animati.
In conclusione, la LIM rappresenta uno stimolo al cambiamentoe una bella opportunità verso un uso integrato e variegato degli strumenti di insegnamento, con risvolti positivi per alunni/e e ed insegnanti. L’importante è, come in tutte le cose, farne un uso consapevole: ben vengano l’innovazione e le nuove tecnologie, ma senza dimenticare altre modalità di apprendimento che un uso eccessivo della LIM potrebbe ridurre, come l’uso della mano per la scrittura, l’ortografia, il dialogo e la parola.
Camilla Targher, pedagogista e mediatrice familiare, organizza e conduce laboratori pedagogici per coppie, genitori e famiglie. E’ autrice del libro “FAMIGLIA NO STRESS. Come migliorare i rapporti e l’organizzazione familiare”, Giraldi Editore, 2015.
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